Morto Davide Rebellin, travolto in bici da un camion nel Vicentino

884
morto Davide Rebellin
Davide Rebellin

L’ex campione di ciclismo Davide Rebellin, 51 anni, è morto oggi in un incidente stradale nel vicentino.

Era in sella alla bicicletta quando è stato urtato e travolto da un camion, nei pressi dello svincolo autostradale di Montebello Vicentino.

Secondo quanto appreso, l’autista del mezzo pesante non si sarebbe accorto dell’incidente, proseguendo la sua corsa.

Rebellin, veronese, era infatti nato nel 1971 a San Bonifacio, aveva inanellato in carriera una serie di successi vincendo, tra l’altro, una Amstel Gold Race, tre edizioni della Freccia Vallone, ed una tappa del Giro d’Italia con arrivo a Monte Sirino in Basilicata nel 1996.

Argento ai Giochi di Pechino, la medaglia gli fu poi revocata per una positività al doping. Nel 1991 aveva vinto il Giro delle Regioni, la prova su strada ai Giochi del Mediterraneo e la medaglia d’argento ai campionati del mondo di Stoccarda.

Nel 1992 era stato l’uomo di punta della nazionale italiana ai Giochi olimpici di Barcellona, ma aveva gareggiato in supporto del compagno di squadra Fabio Casartelli che vinse la medaglia d’oro.

Ha gareggiato fino all’anno in corso, sua ultima stagione, terminando infatti l’attività agonistica il 16 ottobre scorso sulle strade di casa alla Veneto Classic, concludendo con un trentesimo posto.

“Con Davide Rebellin il ciclismo veneto perde una delle sue figure storiche, un esempio di atleta e di uomo andato ben oltre la sua pur strepitosa carriera agonistica. Spero che il suo esempio di passione possa essere seguito dai ragazzi che, a vario livello, si cimentano con lo sport del pedale. Lo sport veneto per antonomasia”.

Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ricorda Davide Rebellin, morto oggi in un incidente stradale mentre era in sella alla sua bicicletta.

“Il dramma di Davide – aggiunge il Governatore – lascia un segno profondo in tutti noi, in chi ama lo sport, in chi ha visto in lui il campione da sostenere sempre e comunque. Alla sua famiglia e a tutti coloro che gli hanno voluto bene rivolgo le mie più sentite condoglianze”.

“La scomparsa di David Rebellin provoca in noi un doppio dolore – dichiara Daniela Sbrollini, senatrice del gruppo Azione-Italia Viva -. Per la perdita che colpisce chiunque ami il ciclismo ma anche per l’assurdità della sua morte accidentale, perché è ancora più difficile accettare una fine che poteva magari essere evitata.

I contorni dell’incidente risultano poco chiari. Presenteremo un’interrogazione per fare luce su quanto accaduto. Intanto, esprimiamo il nostro profondo cordoglio alla famiglia e a tutte le persone che ne hanno apprezzato lo spessore umano e le grandi doti sportive”.

“Se ne è andato un campione”. Francesco Rucco, presidente della Provincia e sindaco di Vicenza saluta così Davide Rebellin. “Un campione dello sport – ha aggiunto – protagonista della storia del ciclismo italiano e internazionale. Ma anche un campione di forza e perseveranza. Dal 1992, anno in cui è diventato professionista, non ha mai smesso di correre e di vincere, dimostrando cosa sia la passione per la bicicletta, con una tenacia e una determinazione che gli ha fatto superare anche i momenti difficili e che lo ha tenuto sulla bicicletta da professionista fino a oltre i 50 anni.

Con Rebellin se ne va un simbolo del ciclismo uno sport a cui i vicentini e i veneti sono particolarmente legati, uno sport che non fa sconti perché significa fatica e sudore, sacrificio e impegno. Abbiamo applaudito Rebellin e lo abbiamo sostenuto per tanti anni, ora ci stringiamo alla sua famiglia e ai suoi cari, rivolgendo loro le condoglianze dell’Istituzione che rappresento e dei tanti vicentini che lo hanno conosciuto e amato”.