Morto il primo medico di famiglia in Veneto: addio alla dottoressa Samar Sinjab, è il 100° in Italia

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medico Samir
medico Samir

Stamani alle 8,30 – riporta un comunicato della Fimmg Regionale Veneto – è morta nel reparto di terapia intensiva di Treviso dove era ricoverata da diverse settimane, la dottoressa Samar Sinjab (62 anni, è il centesimo medico morto in Italia ndr).

La collega esercitava a Mira e nonostante avesse importanti fattori di rischio ha continuato ad assistere i suoi pazienti con dedizione. Per la Fimmg del Veneto e credo di poter parlare a nome di tutti i medici di famiglia della regione questo è un momento duro. Ci eravamo illusi che, anche con situazioni preoccupanti come quella di Samar e di altri colleghi, eravamo riusciti ad evitare che anche in Veneto ci fossero medici di famiglia morti.

E’ evidente che quello che abbiamo fatto non è stato sufficiente ma è altrettanto evidente che questa morte, le altre situazioni gravi e le contaminazioni dei MMG è prima di tutto il risultato della scarsa attenzione che numerose aziende sanitarie, tra cui la ALSS veneziana primeggia insieme a Vicenza e Verona, hanno dedicato ai medici di famiglia e di continuità assistenziale.

Forniture assolutamente inesistenti di dispositivi di protezione, nessuna prevenzione, se non in queste ultime settimane, attraverso l’esecuzione di tamponi con tempi di refertazione che superano spesso i dieci giorni e che non vengono ripetuti con nonostante il contatto continuo con i pazienti, hanno portato a questa giornata di lutto. Quello che non sono mancate sono state le innumerevoli circolari e linee guida (spesso in contraddizione tra loro) di cui ci hanno inondato.

Tra gli artefici non è da dimenticare la direzione della protezione civile che non solo non ci ha tenuto in nessuna considerazione ma ha anche tentato di requisire i dispositivi che Fimmg ha acquistato autonomamente.

Nonostante tutto questo è il momento del fare nell’esclusivo interesse dei nostri cittadini ma quello che è certo che Fimmg, quando l’emergenza sarà finita, chiederà conto di tutte le condotte omissive di chi sta comodamente seduto a metri di distanza dalle persone dietro una scrivania con una mascherina ad alta protezione facendosi ripetere tamponi di fatto inutili.


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