È morto oggi nella sua casa di Roma Maurizio Scaparro, regista e critico teatrale italiano tra i più importanti.
Nato nella capitale nel 1932, aveva compiuto 90 anni il 2 settembre dell’anno scorso. Era l’ultimo grande personaggio di quel gruppo, di cui fu capostipite Strehler col Piccolo dei Milano, che, nel dopoguerra, fece nascere il teatro pubblico e la moderna regia in Italia.
Dopo gli inizi allo Stabile di Bologna, direttore di Bolzano, quindi nel 1983 a Parigi, al fianco di Strehler, e subito dopo direttore del Teatro di Roma (1983-1990); poi commissario straordinario dell’Eti, direttore del teatro Olimpico di Vicenza, del Teatro Eliseo di Roma (1997-2001).
“Con Maurizio Scaparro l’arte teatrale italiana perde uno dei suoi interpreti più grandi che, nella sua lunga e straordinaria carriera, ha lasciato il segno e ricordi indelebili anche in Veneto, a cominciare dai suoi anni come Direttore del Settore Teatro della Biennale di Venezia (dal 1979 al 1982) quando creò, fra l’altro, il Carnevale del Teatro di Venezia tra il 1980 e il 1982, che suscitò una grande eco mondiale”. Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ricorda la figura di Maurizio Scaparro.
“In una lunga e luminosa carriera – ricorda ancora Zaia – Scaparro fu anche direttore del Teatro Olimpico di Vicenza ma, in generale, è stato uno dei grandi protagonisti della nascita del teatro pubblico e della moderna regia in Italia. Quando se ne va una persona come Scaparro – conclude Zaia – l’intera cultura nazionale e internazionale perde con dolore una figura insostituibile”.