In riferimento alle notizie diffuse sulla stampa locale si chiarisce che la soglia di sollevamento delle barriere a difesa della laguna è stata decisa da tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella Cabina di Coordinamento per la Condivisione presieduta dal Prefetto di Venezia. La possibilità di sollevare le barriere del MoSE a scopi difensivi anche prima del completamento delle relative opere – in particolare di quelle impiantistiche – ha cominciato ad essere presa in considerazione già tra fine 2019 e inizio 2020 e portata all’attenzione del Comitato Interministeriale di Indirizzo e Controllo.
Questa soglia è stata scelta in quanto, benché più alta di quella di 110 cm prevista per fine lavori, consente un anticipato e adeguato meccanismo di difesa della laguna, senza compromettere una macchina ingegneristica complessa come il MoSE, i cui apparati di funzionamento sono in via di completamento.
Dei 20 sollevamenti effettuati nella stagione 2020/21, in una quasi totale percentuale si è infatti intervenuti con maree inferiori a 130 cm. Questa azione preventiva, fondamentale ancorché provvisoria, sarà progressivamente portata avanti valutando la possibilità di modificare la soglia di 130 cm e avvicinandosi a quella definitiva di 110 cm in funzione dell’avanzamento dei lavori del MoSE. Queste scelte saranno, come sempre sinora, condivise con i soggetti istituzionali coinvolti.
Va precisato che quando si parla di una soglia di 130 cm si intende un riferimento previsionale per la salvaguardia della città di Venezia (Chioggia è già protetta per la stessa soglia dal così detto Baby MoSE). Questo riferimento consente di predisporre le complesse operazioni preparatorie per il sollevamento delle barriere molte ore prima del verificarsi dell’evento di alta marea. In ogni caso, verrà intercettata una marea di 130 cm ma il sollevamento viene eseguito anche per valori minori laddove le condizioni lo richiedano.