Caro Federico (Formisano, ndr) ti ringrazio perché dopo aver letto attentamente le tue considerazioni e contestazioni sulla mia posizione, sono ancor più convinto della differenza, sostanziale, tra le due linee di comportamento nella scelta della formula per le mostre.
Se l’obiettivo è quello di incassare soldi, se è quello di raggiungere, quindi, masse di persone, più o meno interessate e motivate, insomma di perseguire la linea del turismo di massa, non ho dubbi che la formula Goldin sia la più adatta.
Se, al contrario, pur non trascurando anche in qualche misura la promozione mediatica e quindi la sollecitazione a raggiungere una determinata rassegna d’arte, ben studiata e altrettanto ben presentata e strutturata, diretta ad aiutare l’osservatore a crescere un pochino in cultura e sensibilità, allora mantengo ferma la mia opinione.
In realtà, se ci pensi un momento, le tue parole dimostrano perfettamente la consistenza della mia posizione, che non nega l’utilità pratica delle mostre/evento, ma indica che vi è una altra maniera, per me più adatta per una crescita della società.
In ogni caso sulle cinque lire che si investono e le tante che rientrano avrei qualche cosa d’altro da dire ma del caso non sarebbe male che, prima o poi, l’attuale amministrazione rendesse note quante cinque lire sono state spese, nel recente passato, realmente.