A partire dai fatti che hanno interessato la “città della lana” nel luglio scorso con fenomeni di degrado presso il centro storico e i principiali luoghi di ritrovo giovanile, i Carabinieri della Compagnia di Valdagno (qui altre notizie sui carabinieri, ndr) hanno avviato una puntuale e meticolosa opera di monitoraggio di detti fenomeni.
In particolare nell’arco di pochi mesi è stato possibile individuare numerosi soggetti giovanissimi che a vario titolo hanno avuto comportamenti anti giuridici e che hanno messo in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica. Gli assetti dell’Arma sul territorio, oltre agli aspetti più prettamente investigativi, si sono dedicati alla prevenzione al fine di porre un ulteriore freno al verificarsi di fatti di degrado giovanile.
Sulla base delle segnalazioni effettuate nel corso dei trascorsi mesi e delle richieste avanzate dai militari dell’Arma, sono state così emesse specifiche misure di prevenzione dalla locale Autorità di pubblica sicurezza.
Nella mattinata del 3 giugno i militari della Stazione Carabinieri di Valdagno hanno quindi notificato altrettanti provvedimenti di divieto di accesso agli esercizi pubblici e locali di pubblico trattenimento il cosiddetto “daspo urbano” ex art. 13-bis d.l.14/2017, D.L.130/2020, della durata di due anni, nei confronti di quattro giovanissimi valdagnesi e di un residente in Trissino. Tutti di età compresa tra i diciotto e i ventuno anni.
I provvedimenti di immediata efficacia, in caso di violazioni comporteranno l’arresto con pene da 6 mesi a 2 anni.
Le suddette misure sono state poste in sistema con il potenziamento dei servizi di prevenzione e vigilanza, specialmente nelle contrade di montagna nella Alta Valle dell’Agno al fine di prevenire reati in ambito predatorio.