Ruota intorno a Mozart il secondo Notturno di musica da camera che gli strumentisti della OTO di Vicenza, con la partecipazione dei loro maestri formatori, propongono anche quest’estate nella suggestiva cornice offerta dal Chiostro di San Lorenzo.
Venerdì 14 giugno il maestro Klaus Manfrini alla viola si presenta in formazione di quartetto accompagnato da Filippo Pedrotti al violino, da Viola Maria Pregno Bongiovanni al violoncello e da Emma Longo al flauto.
Il concerto si apre e si chiude sulle note di due brevi Quartetti per flauto e archi che Mozart scrisse a Mannheim fra il 1777 e i primi mesi del 1778 su commissione di Ferdinand Dejean, benestante medico olandese che suonava il flauto per diletto. Si tratta di pezzi improntati a un gusto classico nei quali spicca l’eleganza del fraseggio e la linearità delle modulazioni nelle quali il timbro del flauto entra nel gioco degli archi con mirabile equilibrio.
Al centro del programma Klaus Manfrini ha inserito due autori coevi di Mozart Il livornese Giuseppe Maria Cambini fu uno dei protagonisti della tumultuosa vita musicale parigina all’epoca della Rivoluzione francese, anche se il resto della sua biografia è avvolta dal mistero. Allievo di padre Martini a Bologna e collega di Boccherini, la sua vasta produzione comprende una serie di Sinfonie concertanti e soprattutto un notevole numero di Quartetti in stile galante che fecero breccia sul pubblico francese e suscitarono l’ammirazione – ma, si dice, anche l’invidia – di Mozart. Di Cambini si ascolterà il Quartetto per flauto e archi in La minore che appartiene all’ampio corpus di 150 quartetti, molti dei quali composti su commissione dell’imprenditore Armand Séguin.
Anche Franz Anton Hoffmeister fu un compositore capace di collezionare vasti consensi fra il pubblico della sua epoca, in particolare nell’area viennese, anche se oggi viene ricordato principalmente per la sua attività di editore. Pubblicò, fra gli altri, lavori di Clementi, Haydn, Beethoven e Mozart con i quali intrattenne rapporti di sincera amicizia: Beethoven lo chiamava “il mio caro fratello”, mentre Mozart gli dedicò il Quartetto KV 499.
Della sua ampia produzione cameristica Klaus Manfrini e i musicisti della OTO eseguiranno l’elegante Quartetto per flauto e archi in Do minore composto negli ultimi anni del Settecento.
Klaus Manfrini vanta numerose esperienze e collaborazioni con importanti ensemble da camera come l’Orchestra Haydn e la Streicher Akademie Bozen e dal 2000 fa parte dell’Orchestra di Mantova. Collabora inoltre con l’Ensemble Zandonai di Trento e la European Union Chamber Orchestra, gruppi con i quali ha suonato in Europa, America e Asia. Manfrini è anche un apprezzato docente di musica d’insieme e tiene corsi di perfezionamento per varie istituzioni.
Il concerto inizia alle 21. I biglietti (ingresso unico 10 Euro) si possono acquistare alla sede della OTO in Vicolo Cieco Retrone (0444 326598 – segreteria@orchestraolimpico.it) e online sul circuito Vivaticket. In caso di pioggia il concerto si terrà alla Chiesa di San Lorenzo.