Una vicentina ha vinto un ricorso al Giudice di Pace di Treviso contro il Comune di Borso del Grappa poiché gli autovelox installati nel Comune non sono omologati ma solo autorizzati.
Il ricorso promosso da Adiconsum Vicenza impugnava, per conto di una iscritta vicentina, una multa stradale sostenendo che il dispositivo autovelox installato dal Comune di Borso del Grappa non possedesse l’omologazione ministeriale prevista e che per tanto dovesse essere annullata.
Il Giudice di Pace di Treviso accogliendo le rimostranze dell’associazione consumatori, ha annullato la sanzione di 180 euro, inclusa la sanzione accessoria di 3 punti sulla patente, ed ha condannato il Comune di Borso del Grappa alla rifusione delle spese determinate dal Giudice in 100 euro.
Il presidente di Adiconsum Vicenza, Daniele Mezzalira, si dichiara “soddisfatto della sentenza, sia per quanto riguarda la sanzione annullata alla nostra assistita, sia perché abbiamo ancora una volta dimostrato che le regole valgono per tutti, sia per gli automobilisti, che invitiamo sempre alla prudenza, che per lo Stato”.
Il presidente esprime una ulteriore soddisfazione: “Siamo contenti che il Giudice di Pace abbia anche riconosciuto un principio che spesso si dimentica quando si parla di Pubblica Amministrazione: chi sbaglia paga. Accogliamo con estremo favore il fatto che abbia riconosciuto la nullità della sanzione e che il Comune ha causato un danno che deve risarcire. Siamo assolutamente contrari alla compensazione delle spese, specie alla luce del fatto che la Suprema Corte di Cassazione aveva già stabilito chiaramente che tutte le multe con autovelox non omologati sono nulle”.
Il presidente quindi prosegue invitando tutti i cittadini a controllare i verbali delle multe per eccesso di velocità: “Alla data attuale, non ci risulta esistano autovelox omologati. Quando la multa è illegittima è diritto del cittadino rivolgersi al Giudice di Pace – entro 30 giorni – per ottenere l’annullamento della sanzione. Adiconsum Vicenza è a disposizione per l’assistenza ai cittadini per la redazione dei ricorsi”.