Museo d’arte sacra di Monte Berico dedica mostra d’arte al pittore ucraino Petro Smykovskyi: arte come biografia e ispirazione

Il percorso espositivo, allestito nella sala Sette Santi Fondatori, è aperto al pubblico dal 7 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025 (sabato e domenica, ore 9-12 e 15-18)

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Mostra Smykovskyi
Mostra Smykovskyi

Il Museo d’arte sacra di Monte Berico dedica una mostra retrospettiva all’artista Petro Smykovskyi (1961-2023), originario dalla regione ucraina di Zhytomyr. Assai rinomato e premiato nel proprio paese, dove svolse anche il ruolo di presidente dell’Associazione Nazionale degli Artisti, questo pittore talentuoso e piuttosto prolifico, nel corso del 2022, trascorse un periodo in Italia come rifugiato, ospite ad Arcugnano, nonché a Sant’Andrea di Conza e a Grottolella, nella provincia di Avellino.

Autumn road to the Temple
Autumn road to the Temple

Malgrado la tragicità della situazione bellica che lo condusse forzatamente fuori dalla sua terra, questo tempo di esilio fu colmo di incontri e di legami profondi, di riflessioni e di esplorazioni d’arte, destinati ad avere una forte risonanza nella sua espressione, portata avanti senza soluzione di continuità.

Il suo esempio mette in luce la straordinaria, immortale forza dell’arte come balsamo e consolazione dell’anima. Lo sguardo resiliente ed esploratore di questo pittore fa capire quanto può incidere e beneficiare l’arte in un momento umanamente provante, quando le certezze della vita pazientemente coltivate entrano in crisi, si sbriciolano sotto il macigno impietoso della storia. Anche il deserto spirituale provocato dalla guerra può diventare terra fertile, germogliando fiori nuovi e mai visti prima, come dimostrano i colori briosi dei paesaggi dipinti durante l’esperienza italiana, dove un delicato suono lirico, come di una romanza, rivela un vibrato diverso rispetto al modus pingendi sviluppato in precedenza.

Il percorso espositivo a Monte Berico permette di cogliere pienamente questa metamorfosi delicata e, al contempo, profonda dello sguardo, facendo emergere la reciprocità sostanziale tra il pittore e il suo soggetto, dove l’autore muta addirittura l’approccio esecutivo alla composizione, modificando la tessitura segnica dell’opera.

La rassegna dei paesaggi italiani, ucraini e giapponesi è intrisa di un sentimento che trasforma il dato reale, interiorizzato durante i viaggi e le passeggiate. Tra le quaranta opere presenti in mostra, spiccano in particolare, per qualità tecnica e forza espressiva, i ritratti dei sacerdoti e dei monaci ortodossi. Tali opere si qualificano, per molti versi, in continuità con la grande stagione ritrattistica e storicista dei Peredvižniki ovvero degli Itineranti, rivelando un’affinità elettiva con il grande maestro ucraino Illja Juchymovyč Rjepin (1844-1930). Sorprende in particolare la capacità di far dialogare lo sfondo, inteso come specchio dell’interiorità spirituale del protagonista, con la resa spiccatamente icastica della figura, dove esalta la gestualità simbolica delle mani e la fisionomica del volto.

Smykovskyi ottenne la prima formazione artistica nel 1977-1981 nella scuola d’arte di Zheleznogorsk (Russia), frequentando l’indirizzo pedagogico. Nel 1990 si laureò presso l’Istituto Poligrafico Ucraino “Ivan Fedorov”, con la specializzazione in grafica d’arte. Perfezionò gli studi partecipando al programma artistico internazionale “Art Olympia”. In seguito, realizzò varie mostre personali, tra cui una a Osaka, in Giappone, nel 2013. Durante il periodo trascorso ad Arcugnano come rifugiato, nel 2022, produsse circa 50 opere, alcune delle quali sono ora esposte a Monte Berico. A Grottolella, in Irpinia, partecipò lo stesso anno alla rassegna “Viaggiando sotto le stelle. Grottolella-Kyiv tra pace, arte e musica”. Morì dopo il rientro in Ucraina, il 1° ottobre 2023, a causa di un infortunio.

Il percorso espositivo della mostra dedicata a Smykovskyi, allestito nella sala Sette Santi Fondatori, è aperto al pubblico dal 7 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025 (sabato e domenica, ore 9-12 e 15-18). Sono programmate le visite guidate per conoscere la figura dell’artista e le sue opere ogni domenica alle ore 17 (con prenotazione consigliata a museo@monteberico.it).

Agata Keran