Nella sanità del veneto parte Musica in corsia, un progetto regionale che alle cure mediche affianca elementi di sollievo per chi sta in ospedale. L’iniziativa è stata presentata oggi all’Azienda Ospedale Università di Padova.
Quest’anno il progetto è dedicato alla memoria di Domenico Stellini, medico trevigiano e direttore generale che fu uno dei protagonisti della sanità veneta. L’intento è di mettere in campo una rassegna di concerti negli ospedali del Veneto a beneficio dei pazienti, ma anche del personale.
Il primo appuntamento è previsto il 29 settembre prossimo, alle 17 all’Azienda Ospedale Università di Padova con il Quartetto Veneto che eseguirà brani di vari autori classici e contemporanei.
La serie di eventi musicali proseguirà il 12 ottobre a Santorso (Vicenza), il 20 ottobre a Portogruaro (Venezia), il 26 ottobre al San Bortolo di Vicenza, il 3 novembre a San Donà di Piave (Venezia), il 9 novembre a Bassano del Grappa (Vicenza), il 24 novembre allo IOV di Padova. Il programma si chiuderà il 29 dicembre a Treviso, al Teatro Comunale Mario Dal Monaco, con l’evento denominato Omaggio a Domenico Stellini.
Alla presentazione sono intervenuti il Direttore generale dell’Azienda Ospedale Università di Padova, Giuseppe Dal Ben, il Direttore del dipartimento Clinica Odontoiatrica dell’Università di Padova, Edoardo Stellini, il direttore artistico e organizzativo delle manifestazioni, Alberto De Piero e l’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali del Veneto, Manuela Lanzarin.
“Insieme alle cure mediche – ha detto quest’ultima – è importante garantire il benessere generale della persona. La musica è un grande contributo in questo e, portata presso i pazienti, è un esempio tangibile di quella umanità nelle cure che poniamo come priorità all’interno di ogni ospedale veneto. È la conferma che, a volte, un momento di spensieratezza può valere quanto una medicina.
“A venticinque anni dalla sua prima edizione – ha aggiunto l’assessore Lanzarin – Musica in corsia torna negli ospedali veneti confermandosi un’esperienza di alto valore. La musica amplia gli spazi assistenziali e sottolinea il valore dell’umanizzazione dei percorsi di cura. Per questo è importante anche un doveroso ricordo del dottor Stellini, recentemente scomparso, che con lungimiranza è stato promotore e sostenitore di questo progetto”.