Mutui prima casa, allarme agenti immobiliari Vicenza per modifiche al fondo statale

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Mutui prima casa: la Federazione degli agenti immobiliari Confcommercio (Fimaa) critica le nuove regole introdotte con la legge di Bilancio. Secondo l’organismo una modifica delle regole introdotta in manovra provocherà difficoltà a molti, soprattutto a chi vive con ridotte possibilità economiche. Il timore è legato in maniera particolare a coloro i quali avevano già stipulato accordi di acquisto.

Il riferimento è al Fondo di Garanzia Prima Casa, agevolazione che permette di ottenere dallo Stato una garanzia dal 50 al 90% sui mutui prima casa di importo fino a 250 mila euro, a condizione che non si tratti di abitazioni di lusso. I plus consistono nella maggiore facilità con cui le banche concedono il mutuo, nell’applicazione di un tasso di interesse più vantaggioso ma soprattutto nella possibilità di ottenere dall’istituto di credito un finanziamento con copertura del 100% delle spese sostenute, contro l’80% solitamente concesso, e dunque aiutando chi ha meno risorse economiche e non può permettersi di mettere di tasca propria il 20% del valore dell’immobile acquistato.

Fino al 31 dicembre 2024, cioè prima dell’entrata in vigore della nuova legge di Bilancio, si poteva accedere a questa agevolazione indipendentemente dall’età del richiedente ed essendo i fondi limitati, ne usufruiva ovviamente chi aveva meno disponibilità economiche. C’erano poi delle priorità per determinate categorie, anche legate a specifiche soglie di reddito: giovani coppie, giovani di età inferiore ai 36 anni, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori e conduttori di alloggi di proprietà IACP, nonché le famiglie con tre, quattro, cinque o più figli.

E qui sta il punto, “perché con la Legge di Bilancio 2025 – spiega Mauro Frasson, mediatore creditizio e consigliere di Fimaa Vicenza – ora solo queste categorie potranno accedere al fondo: dall’1 gennaio il termine “priorità” è diventato, per una semplice sostituzione di parola nella norma, “esclusività” e dunque sono stati tagliati fuori dall’agevolazione buona parte degli interessati, ovvero persone over 36 o famiglie comunque con capacità economiche limitate, che senza la garanzia statale saranno in futuro, con tutta probabilità, impossibilitati a contrarre un mutuo”.

La presidente di Fimaa Vicenza Elena Costa sottolinea un altro aspetto critico di questa decisione: “La norma è cambiata da un giorno all’altro senza prevedere quanto meno un periodo cuscinetto – afferma -. Questo significa, come ci confermano anche i colleghi, che anche nel Vicentino ci sono famiglie che non potranno rispettare accordi di acquisto già stipulati, perché la banca negherà il mutuo, oppure ne abbasserà la copertura all’80% dell’importo di acquisto rendendone di fatto impossibile la stipula: e così salta tutto.

Per non parlare di chi era al momento solo alla ricerca di soluzioni abitative e ora rinuncerà al sogno di acquistare, rimanendo in affitto. Il che significa – incalza la presidente di Fimaa-Confcommercio Vicenza – che tanti immobili non si libereranno più per tornare sul mercato delle locazioni, andando ulteriormente ad aggravare una situazione già critica”. 

Serve , dunque, che il legislatore ritorni sui suoi passi: “Già oggi acquistare casa è complesso per tutti – conclude la presidente Elena Costa – penalizzare chi ha meno possibilità è grave ed ingiusto e aumenta ancor più non solo l’emergenza casa, ma in generale il disagio sociale”.