Naclerio lascia la lista civica, Dalla Rosa e Sbrollini all’attacco di Rucco: “maggioranza divisa”

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Rucco e Naclerio
Rucco e Naclerio

La notizia scrive in una nota il capogruppo Pd Otello Dalla Rosa – del passaggio del consigliere Naclerio al gruppo di Fratelli d’Italia è significativa quanto le dichiarazioni della capogruppo Avv. Siotto. La lista Ruccosindaco continua a perdere pezzi ma soprattutto continua a dimostrarsi tutto tranne che espressione del civismo puro. Anche il “perdono” per i post estremisti, giudicati finalmente gravi dall’Avv. Siotto, superata la “rieducazione civica” per approdare a FdI, appare un errore. Insomma il civismo quale protezione totale finisce, rapidamente.

Questa maggioranza si dimostra fortemente divisa internamente in gruppi e sottogruppi mossi da sole logiche spartitorie le cui insoddisfazioni portano a frantumazione. Questo farà molto male a Vicenza. Quando a dominare sono gli interessi dei singoli e non logiche unitarie finisce la capacità di governare. Assessori che dicono quello che vogliono, uscite estemporanee dai balconi, seduti a criticare una strada che si aspetta da 30 anni e che toglie il traffico dai quartieri: vero assessore Celebron? Insomma liberi tutti.
Tutto questo è dovuto ad un problema di fondo: la mancanza di leadership del Sindaco Rucco unita ad una evidente debolezza di visione.

I grandi proclami della campagna elettorale a soli 9 mesi dalle elezioni si sono già sgonfiati. E così, senza una linea guida chiara, chiunque può sentirsi legittimato a fare, quasi, ciò che vuole. L’augurio vero che mi sento di rivolgere al Sindaco Rucco è quello di iniziare a comprendere quale sia il vero ruolo guida del Sindaco, al servizio dei cittadini e legittimato da una elezione diretta, e non succube delle segreterie dei partiti.


“Il sindaco Rucco – afferma invece la senatrice Pd Daniela Sbrollini sembra non governare più la sua maggioranza. Chi esce dalla lista civica per manifestare apertamente il suo vero profilo poco civico e tanto politico, chi crede che lavorare per la città significhi provocare (chi poi?), sedersi e fotografarsi sui social, chi propone strampalate ipotesi contraddette poi dallo stesso sindaco, chi si affaccia al balcone scimiottando balconi ben più drammatici per la storia del nostro Paese.

E il sindaco che fa? Tace, non prende decisioni, lascia che il tempo scorra nella speranza che i vicentini dimentichino. Io non sono del suo parere. Fare il sindaco significa governare prima di tutto i comportamenti degli assessori e dei consiglieri della sua maggioranza. Vicenza non è una città estremista. Men che meno si riconosce in una destra estremista. Se il sindaco non è in sintonia con qualcuno della sua maggioranza, ne prenda apertamente le distanze.

Se invece ne condivide spirito e ideologie, beh, faccia una riflessione. Non crede di essere nel posto sbagliato?