Per il Natale 2024, Brain Associazione Traumi Cranici odv lancia la proposta dell’acquisto di un regalo solidale. Un dolce dono per sostenere l’ampliamento degli spazi riabilitativi per persone con gravi cerebrolesioni acquisite. Si tratta di un kit contenente una shopper bag blu con il logo di Brain, utile per ogni evenienza, un panettone “Cioccolone” di 500 grammi e un vasetto di marmellata “Invasà”. Il tutto al costo di 20 euro.
Con il ricavato, Brain finanzierà parte dei costi di realizzazione, nella sede di Altavilla Vicentina, del Rocca Lab, ossia un laboratorio cognitivo per potenziare l’attività socio-riabilitativa a favore di persone con una grave cerebrolesione acquisita a causa di incidenti stradali, incidenti sul lavoro, emorragie e/o anossie cerebrali.
Non solo. Il ricavato servirà a sostenere anche il benessere delle persone con problemi di salute mentale coinvolte nel progetto di inserimento lavorativo della cooperativa sociale Panta Rei, che realizza i prodotti alimentari del kit.
“Abbiamo voluto legare la nostra mission a quella di un’altra realtà che, con ironia (come dimostra il termine ‘Invasà’, ossia fuori di testa), vuole eliminare lo stereotipo che circonda i pazienti psichiatrici – spiega la presidente di Brain, Edda Sgarabottolo –. Il kit natalizio di quest’anno, insomma, vale doppio, perché potrà aiutare due entità che hanno in comune l’accompagnamento di persone con problemi cerebrali, vuoi di natura traumatica, come nel nostro caso, vuoi di natura psichiatrica. Per noi questa campagna natalizia è molto importante, perché permetterà di aggiungere un altro tassello al grande progetto del Rocca Lab”.
Per prenotare il proprio kit di Natale: donatori@associazionebrain.it o 3456187491 (Valentina).
Brain Associazione Traumi Cranici odv
Dal 1993 l’associazione Brain, attraverso i servizi presenti nella propria struttura “La Rocca” ad Altavilla Vicentina (la prima del genere in Italia), si occupa di percorsi riabilitativi (sia fisici sia cognitivi) per persone che hanno subito una grave lesione cerebrale (in particolare dopo un grave trauma encefalico) o che sono state colpite da un’emorragia o un’anossia cerebrale. I percorsi coinvolgono anche i famigliari, al fine di sostenere le relazioni che inevitabilmente vengono messe a dura prova da questi dolorosi eventi.