Il segretario della Lega Matteo Salvini ospite della trasmissione di “uno dei pochi giornalisti che non si allinea al pensiero unico” cioè Fuori dal coro di Mario Giordano su Rete4 ha criticato l’idea di un lockdown natalizio del professor Galli, il cui ‘pessimismo della ragione’ lo ha portato a dire che bisognerebbe, data l’emergenza sanitaria, evitare assembramenti, contatti, e quindi rendere questo Natale virtuale (come del resto lo è stata la Pasqua). “No a un Natale chiusi in casa”. “Farsi il Natale su Skype comprare su internet i regali? Se li faccia lui! – ha tuonato il Kapitano -. Tuteliamo i nostri negozi, si può fare a meno di Amazon come chiedono in Francia. Giù le mani dal Natale. A che titolo questo a metà novembre ci dice che non possiamo stare con i figli e con i nonni tra un mese?”. A che titolo? Magari quello di infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. E poi perché non si potrebbe comprare italiano online? Come se internet fosse solo Amazon e come se su Amazon i prodotti fossero solo stranieri. Su Twitter i fan gli scrivono “guai se ci tolgono la messa”. Salvini cavalca quest’idea di un governo brutto e cattivo calato dall’alto che prende decisioni solo per fare del male alla gente, come se non ci fosse una pandemia in corso. O meglio, la pandemia c’è se fa comodo, come quando, dopo aver passato l’estate a dire che bisognava aprire le discoteche e che non c’era motivo per attendersi una seconda ondata, ha attaccato il governo per non aver previsto e adottato misure preventive contro la seconda ondata e poi a fine ottobre ha detto che il lockdown generale potrebbe anche essere fatto, se serve.
Segnamoci questa data: 17 novembre, in cui Salvini dice che bisogna fare il Natale come se nulla fosse. E poi aspettiamolo, quando a gennaio criticherà il governo per non aver fatto niente contro la terza ondata di Covid.
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