Natalino Balasso e Michele Di Mauro portano “La Grande Magia” al Teatro Comunale di Vicenza

123
Natalino Balasso e Michele Di Mauro

Un grande classico rivisitato, per aprire la Stagione di Prosa del Teatro Comunale di Vicenza – realizzata con la consulenza artistica di Annalisa Carrara – nel nuovo anno: martedì 14 e mercoledì 15 gennaio 2025 in Sala Maggiore è in programma “La Grande Magia” di Eduardo De Filippo, con Natalino Balasso e Michele Di Mauro.

Gabriele Russo dirige questa opera straordinaria “fra tutte, quella più complessa e necessaria per i temi che affronta, per le relazioni che propone. Una commedia squilibrata, sospesa e caotica come il tempo in cui viviamo”. Si tratta di un lavoro tra i meno conosciuti dell’artista napoletano, che “usa la tradizione come trampolino”, un omaggio alla finzione e all’illusione che esalta i ruoli dei personaggi (e il linguaggio della convenzione). È una prova assoluta di grande teatro, questa nuova versione del lavoro di Eduardo prodotto dalla Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Biondo Palermo, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, acclamato fin dal debutto al Teatro Bellini a Napoli nell’ottobre scorso, dalla critica e dal pubblico.

Nelle due date dello spettacolo al Teatro Comunale di Vicenza, si svolgerà come di consueto l’Incontro a teatro al Ridotto, per presentare al pubblico la genesi di questa importante commedia di Eduardo De Filippo dai tratti pirandelliani, con la storia tormentata della sua prima messa in scena e le interruzioni dovute alla malattia di Titina De Filippo, per tracciare un’analisi degli importanti temi che affronta, quasi un’anticipazione del teatro dell’assurdo. A condurre gli incontri nelle due serate saranno, martedì 14 gennaio alle ore 20.00, il giornalista del Giornale di Vicenza Lorenzo Parolin, mentre mercoledì 15 gennaio alle ore 20.00 sarà la volta del giornalista e scrittore Antonio Di Lorenzo.

La vicenda è quella conosciuta: Calogero Di Spelta (portato in scena da Natalino Balasso), marito tradito, con la sua mania per il controllo e la sua incapacità di amare e fidarsi, diventa uno specchio delle sfide e delle difficoltà dell’uomo contemporaneo nell’ambito delle relazioni. Un uomo mosso da un sentimento ossessivo, smarrito in un mondo che sembra altrettanto confuso, con la costante esigenza di aggrapparsi a certezze granitiche, a costo di rinchiuderle simbolicamente in una scatola. Un luogo chiuso interpretato da Di Spelta come luogo sicuro, una seconda prigione come soluzione per la sua relazione, per sconfiggere le proprie paure, le proprie incertezze e le ossessioni che permeano la nostra società moderna. 

Dall’altro lato, Otto Marvuglia (interpretato da Michele di Mauro), mago e manipolatore, personaggio meno “dolce” in scrittura di quanto non lo sia in scena quando ammorbidito dall’interpretazione dallo stesso Eduardo. Il Marvuglia/illusione, il Marvuglia/realtà, il Marvuglia/impostore sono le facce sempre diverse ed interscambiabili che modificano il contesto e la percezione della realtà di Calogero Di Spelta, ne consegue un continuo cortocircuito che confonde il piano dell’illusione con quello della realtà, destabilizzando i personaggi stessi e gli spettatori. Smarriti i personaggi, smarriti gli spettatori, smarriti gli uomini e le donne di oggi, smarriti nelle relazioni, smarriti nel continuo fondersi del vero e del falso. Cosa è vero? Cosa è falso? 

Quando andò in scena per la prima volta nel 1948, “La grande magia” non fu capita e suscitò reazioni controverse. “Ci fu quella resistenza – racconta il regista Gabriele Russo – che sempre riscontra un grande artista quando prova a esplorare nuovi orizzonti. L’incomprensione del pubblico di allora rivela quanto questo testo sia intriso di profondità e capacità di raccontare, oggi, le nostre emozioni e incertezze”.

Al centro dell’opera, il confronto tra Calogero di Spelta, uomo ossessionato dal controllo, che tenta disperatamente di mettere in ordine una realtà sempre più sfuggente, e l’enigmatico illusionista Otto Marvuglia. A quarant’anni dalla scomparsa di De Filippo, Natalino Balasso e Michele Di Mauro sono i protagonisti di questa commedia nera, a tratti drammatica e misteriosa, che supera il racconto familiare e si apre a molteplici interpretazioni grazie al magico gioco della drammaturgia eduardiana.

“La grande magia” di Eduardo De Filippo, regia di Gabriele Russo, dura 125 minuti senza intervallo; gli altri interpreti in scena con Natalino Balasso e Michele Di Mauro sono Veronica D’Elia, Gennaro Di Biase, Christian di Domenico, Maria Laila Fernandez, Alessio Piazza, Manuel Severino, Sabrina Scuccimarra, Alice Spisa, Anna Rita Vitolo.

Le scene dello spettacolo sono di Roberto Crea, le luci di Pasquale Mari, i costumi di Giuseppe Avallone, le musiche e il progetto sonoro di Antonio Della Ragione.

I biglietti per gli spettacoli di Prosa in Sala Maggiore sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (Viale Mazzini, 39) aperta dal martedì al sabato (esclusi i festivi) dalle 15.00 alle 18.15, oppure al telefono, chiamando lo 0444 324442 nei giorni di apertura della biglietteria dalle 16.00 alle 18.00, oppure online su www.tcvi.it ; costano 30 euro l’intero, 25 euro il ridotto over 65, 15 euro il ridotto under 30 e 12 euro il prezzo ultime file (dalla T alla Y); per gli studenti universitari in possesso della VI-University Card è previsto un biglietto unico a 7 euro. È possibile comprare i biglietti anche tramite con la Carta del docente. Lo spettacolo può essere incluso anche nei Carnet Prosa&Danza e Prosa&Circo.