Il caffè della villa Valmarana, nel quartiere Monte Berico, è a disposizione dei visitatori, ma anche di chi vuole fermarsi per una pausa molto suggestiva, in un luogo incantevole
Il Caffè Valmarana sorge sulla terrazza della Foresteria di Villa Valmarana ai Nani, in un luogo incantevole, affacciato sulla Valletta del Silenzio, la quale prende il nome da una definizione dello scrittore vicentino Fogazzaro che ha abitato in quella zona, all’epoca molto tranquilla, silenziosa e rilassante.
Alla fine del sentiero si arriva poi al giardino di villa Guiccioli dove ha sede il museo del Risorgimento. Questa infatti è anche una zona ricca di storia con il sentiero risorgimentale. Qui infatti nel ’48 ci fu la storica battaglia di Monte Berico quando gli austriaci guidati da Radetzky attaccarono e conquistarono Vicenza.
In viale X giugno che proprio dalla storica battaglia di Monte Berico prende il nome, c’è poi una targa che parla di “pace”, termine che si riferisce alla natura e alla lontananza dal caos cittadino, dedicata a un altro scrittore vicentino che ha abitato in questa zona, Guido Piovene.
La vista verso Monte Berico e la quiete della suggestiva Terrazza del Caffè rendono questo luogo unico nel suo genere. Il Caffè è anche a disposizione per colazioni, pause pranzo, compleanni, rinfreschi ed aperitivi per gruppi che ne richiedono l’utilizzo in esclusiva. Dopo la chiusura forzata per il Covid, il Caffè della villa Valmarana ha riaperto il 26 aprile dalle 11 alle 14 e dalle 16 alle 18 dal lunedì al venerdì e il sabato dalle 10 alle 19.
Il mistero della villa “ai Nani”. La villa Valmarana oltre ad ospitare importanti affreschi del Tiepoli nasconde anche un mistero da cui ha preso il nome. Una leggenda narra infatti che la figlia del signore della villa fosse affetta da nanismo, e che i custodi e i servitori dell’edificio fossero scelti esclusivamente tra i nani, perché alla ragazza non si voleva far conoscere il proprio difetto fisico. Quando nella villa penetrò un principe, alla sua vista la ragazza si disperò: presa coscienza del proprio stato, la giovane si tolse la vita gettandosi dalla torre, motivo per cui i nani rimasero pietrificati dal dolore. I fedeli servitori pietrificati sorveglierebbero il sonno eterno della figlia del proprietario della villa.
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