Di seguito la motivazione resa nota dalla senatrice Daniela Sbrollini sulle motivazioni del suo sciopero della fame
“E’ un problema esclusivamente di umanità. Non entro in questo momento nel dibattito su quale sia la migliore strategia per combattere gli scafisti e gestire la situazione nel Mediterraneo insieme agli altri stati europei.
La SeaWatch ha a bordo persone. Da giorni in mare in condizioni precarie, hanno bisogno di un approdo sicuro. Poi il Governo discuterà con chi vuole, si confronterà con l’Europa, invierà queste persone nel paese che li ospiterà.
Ma ora è necessario intervenire per una questione umanitaria.
Oggi ho aderito alla giornata #CiPassalaFame e partecipo al digiuno di solidarietà nei confronti di questi disgraziati sui quali giocano tutti: i nuovi schiavisti, gli scafisti infami e un Governo che sembra senza sentimenti. Non è umano infatti giocare a risiko con queste persone facendo il gradasso e lo spaccone.
Non stiamo di fronte ad una invasione. In questo caso è un gruppo di persone che nemmeno riempierebbero una corriera. Prima di tutto dobbiamo far attraccare queste persone che sono a pochi metri da noi e far curare i casi più delicati sulla nave.
La cosa fondamentale è mettere in sicurezza queste persone ed evitare che si giochi sulla loro pelle un altro tempo di questa campagna sbagliata che il governo ormai ha armato da mesi.
Salvini dice che “non molla”. Bravo! Complimenti! Ormai ha completamente ereditato il linguaggio di un personaggio che ha fatto la storia peggiore dell’Italia. Per uno che gira con Crocefisso e Rosario in mano, mi sembra una recita dell’equivoco e dell’orrore”.