Siamo di fronte – afferma il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia – a una nuova importante operazione contro la criminalità organizzata nel Veneto. Una conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, dell’efficienza della Procura Distrettuale Antimafia di Venezia guidata da Bruno Cherchi e del coordinamento delle forze dell’ordine sul campo, che ci regalano questa belle notizie. La giornata comincia bene. Che si tratti di criminalità organizzata o no questi figuri devono capire che il Veneto è terra di onestà e di legalità, che non sopporta i delinquenti e che è supportata da Inquirenti e Forze dell’Ordine tenaci, preparati, duri quanto serve. Pane duro da masticare per il crimine, che lo sarà ogni giorno di più. Vale a dire tolleranza zero.
“Le notizie di una ulteriore grande operazione – è scritto in un comunicato congiunto di Ferrari, Refosco e Colamarco, segretari di Cgil Cisl Uil Veneto che chiedono un incontro urgente a Zaia per convocare le Parti Sociali – della Procura distrettuale antimafia di Venezia con l’arresto di 33 persone implicate in attività della n’drangheta confermano come l’infiltrazione e l’insediamento mafioso in Veneto siano una realtà non più sottovalutabile. Il grande lavoro investigativo e repressivo della magistratura e delle forze dell’ordine deve essere quindi accompagnato dalla massima attenzione delle rappresentanze istituzionali e sociali e da una costante sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Chiediamo al Presidente Zaia una urgente convocazione di tutte le Parti Sociali per definire, insieme alle istituzione preposte, una piano di azione per il contrasto alla criminalità organizzata in Veneto. Inviamo la Regione e le istituzioni locali, a partire dai Comuni capoluogo ad aderire alla manifestazione di Padova del 21 marzo prossimo venturo. Nessuno deve girarsi dall’altra parte “