Sull’episodio di razzismo durante una telecronaca sportiva, avvenuto nella scorso campionato di serie C durante Trento-Vicenza, è intervenuto in parlamento in rappresentanza del governo il Ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi. La vicenda aveva coinvolto il cronista dell’emittente televisiva Eleven Sports, piattaforma di eventi sportivi ora acquistata da DaZone: durante la telecronaca della partita parlando del giocatore di colore del Vicenza Freddi Greco, equivocandone il nome, lo aveva ribattezzato “Negro”.
Lo stesso telecronista, resosi immediatamente conto dell’imperdonabile lapsus, si è scusato in diretta ma Eleven Sports l’ha sospeso in via precauzionale emettendo anche un comunicato, reso noto dal LR Vicenza, in cui si affermava: “Nonostante l’accaduto sia da ricondurre ad una gravissima leggerezza da parte del collaboratore, ci sentiamo di affermare che dietro a questo episodio non si celi alcuno sfondo razzista e non sarebbe corretto considerarlo sotto altra veste, lontana sia dal modus operandi di Eleven Sports sia da quello del commentatore stesso”.
Immediata fu anche l’interrogazione parlamentare del vicentino Pierantonio Zanettin, anche per i social network che si sono accaniti nei confronti del giovane centrocampista del Vicenza in ragione del colore della sua pelle.
“Spetta all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – ha spiegato il Ministro – vigilare sull’eventuale presenza, nelle trasmissioni televisive trasmesse attraverso qualunque piattaforma, di contenuti lesivi della dignità umana e delle minoranze, che contengano incitamento all’odio basato sulla razza, sul sesso, sulla religione, sulla nazionalità, ed applicare, secondo le procedure stabilite con proprio regolamento e in base a principi di proporzionalità, adeguatezza e rispetto del contraddittorio, le sanzioni per la violazione degli obblighi in materia di programmazione, pubblicità e contenuti radiotelevisivi”.
“Il fenomeno del razzismo non deve essere sottovalutato – ha aggiunto Abodi – e in effetti non è sottovalutato. È evidente che il principale alleato in questo tipo di impegno è ancora una volta la scuola, attraverso una collaborazione strutturata con il Ministero dell’istruzione e del merito, che rappresenta per noi in qualche maniera un punto di riferimento. Infatti, non soltanto il razzismo, ma le discriminazioni in tutte le loro articolazioni devono essere anticipate con un’educazione che deve essere più puntuale. Resta inteso che l’educazione civica nella scuola, come stiamo effettivamente facendo, finalmente, dopo anni di abbandono culturale, debba essere il presidio principale, che vale per ogni tipo di comportamento inadeguato del ragazzo, dell’uomo e del cittadino in senso generale”.
Zanettin ha quindi replicato in Aula alle parole del Ministro: “Ringrazio Abodi per le parole che ha rivolto. Evidentemente la vicenda di cui abbiamo parlato oggi è un episodio marginale, avvenuto nel corso di una partita di Lega Pro. Probabilmente la gaffe del telecronista, come ha riconosciuto il Ministro, è stata involontaria ed è stata colta da un pubblico anche assai ristretto. Tuttavia anche in questa occasione, signor Ministro, come è ormai – ahimè – consuetudine, si è subito messa in moto la catena dei social, che si sono accaniti nei confronti del giovane centrocampista del Vicenza in ragione del colore della sua pelle. Questa è stata una cosa veramente grave e inaccettabile, a mio giudizio”.
“A seguito proprio del risalto dato al mio atto di sindacato ispettivo – spiega il parlamentare di Forza Italia – il telecronista si è affrettato a correre a Vicenza a stringere la mano e a scusarsi con Freddi Greco, quindi l’incidente è sicuramente chiuso, come egli ha riconosciuto, e va bene così. Tuttavia questo episodio ci fa capire come debba essere tenuta alta – e lei lo ha riconosciuto perfettamente – la guardia da parte del Governo, delle federazioni, degli agenti sportivi e di tutti coloro che hanno responsabilità nel mondo dello sport rispetto al fenomeno del razzismo, che anche in questo ambito deve essere punito con il massimo del rigore”.
“Quello del razzismo non è certamente un fenomeno solo nostrano – aggiunge – mi viene in mente, proprio recentissimamente, quanto denunciato qualche mese fa addirittura da un campione del Real Madrid, Vinícius, insultato nel campionato spagnolo. Bisogna lavorare a tutti i livelli affinché nessuno, da Vinícius a Freddi Greco, possa essere insultato in un campo da gioco per il colore della sua pelle. Ma le parole del Ministro ci rassicurano sull’impegno suo personale e dell’intero Governo su questo fronte.”
“Mi consenta un’ultima annotazione – conclude Zanettin – forse extra politica ma da fruitore del mezzo televisivo: episodi anche recentissimi ci inducono a riflettere sulla professionalità, non sempre esemplare, delle nuove generazioni di telecronisti. Col tempo io sono diventato – come forse anche lei, Ministro – inevitabilmente laudator temporis acti, ma come non rimpiangere la sobrietà, l’arguzia, l’intelligenza di Nando Martellini, di Bruno Pizzul, di Sandro Ciotti, per non parlare di Beppe Viola”.