Oltre 600 bambini, ambasciatori di pace, hanno partecipato questa mattina nella chiesta di San Salvador a Venezia all’evento conclusivo del progetto “Ponte educativo mediterraneo”, l’inziativa promossa dall’associazione Venezia Pesce di Pace, in collaborazione con la Fondazione musei civici Venezia.
Il progetto, ispirato all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (Goal 4 e 16) ha coinvolto scuole veneziane, di Trento, Tunisi e Trieste nella condivisione di disegni e racconti con l’obiettivo di creare ponti di amicizia e di pace, al di là delle differenze linguistiche, culturali, religiose, facendo riflettere i giovani studenti sul tema dell’integrazione culturale, della giustizia, della solidarietà, per aiutare le nuove generazione a diventare “cittadini del mondo”.
Attraverso i disegni, i bambini hanno raccontato le loro città, i loro desideri, il mondo visto con i loro occhi: ne è nata una pubblicazione, corredata di didascalie, a cui hanno collaborato anche i detenuti del carcere di Trento e studenti delle scuole medie e superiori.
Durante l’appuntamento di questa mattina, a cui, nonostante il maltempo sono intervenuti, in rappresentanza degli oltre 1000 studenti partecipanti al progetto, scolari di 11 classi di istituti veneziani e due trentini, erano presenti anche numerose autorità, civili e religiose: il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, il presidente del Koreis del Veneto, Yahya Zanolo, la dirigente di Muve, Chiara Squarcina e per l’Autorità di Sistema portuale dell’Adriatico Settentrionale, Federica Bosello.
Nel corso della manifestazione sono state premiate 14 scuole, mentre alle autorità sono state consegnate delle oselle in vetro di Murano raffiguranti una Venezia a forma di pesce arcobaleno ,ispirata al disegno di un bimbo che frequenta l’elementare San Giuseppe.
Il primo cittadino ha voluto innanzitutto ringraziare l’anima dell’associazione “Venezia Pesce di Pace”, Nadia De Lazzari: “Nadia ha girato tutti i paesi del Mediterraneo e ha un cuore grande per tutti i bambini”. “Questi sono i progetti sociali per cui vale la pena insegnare, fare il sindaco, essere cittadini, perché il futuro è di questi bambini e abbiamo una responsabilità grande. Dando poi la notizia dell’arresto, da parte delle Forze dell’Ordine di otto componenti (di cui quattro minorenni) della banda dei bulli, che nei giorni scorsi è stata protagonista di violenti episodi di cronaca in città, il sindaco si è rivolto direttamente ai bambini: “Non prendente in giro i vostri compagni, siate amici, ascoltate i vostri genitori e i vostri insegnanti: solo così cambieremo il mondo veramente”.