C’era anche Simona Siotto, assessore alla cultura e all’ambiente del Comune di VicenzaFra i politici ospiti della della serata organizzata il 9 gennaio da Giovanni Coviello, direttore di ViPiù e direttore editoriale delle altre testate di Editoriale Elas, LaPiùTV, LaltraVicenza e Bankileaks, a cui hanno partecipato politici di tutte le aree, giornalisti, collaboratori, grandi firme, rappresentanti e avvocati di associazioni di soci delle banche venete fallite e vari amici.
Avvocato, madre di quattro figli, appassionata di arte, ha dato un’impronta personale e originale alle politiche culturali dell’amministrazione, puntando in particolare sulle tre mostre del ciclo “Grandi mostre in Basilica”: “Ritratto di donna” (2019-2020), “La fabbrica del Rinascimento” (2021-2022) e la più recente “I creatori dell’Egitto eterno”, inaugurata lo scorso 22 dicembre e aperta fino al 7 maggio.
Nella comfort zone del dopo cena, l’assessore Siotto ha accettato di rispondere alle domande in una video intervista dai toni leggeri a cui si è brillantemente adeguata. Ha ammesso che, delle tre mostre, quella che le è più cara è stata la prima dedicata al pittore Ubaldo Oppi, anche se si aspetta molto da quella sugli Egizi (di cui è curatore Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino) che unisce cultura a divertimento.
“Ci vorrebbe un nuovo Rinascimento in città – ha sottolineato Simona Siotto –, imprenditori che siano veri mecenati per creare una nuova generazione di artisti. Servono anche gli spazi, però, perché ci sono molti bravissimi giovani che hanno bisogno di essere sostenuti sia con risorse che strutture.”
Farebbe il ministro della Cultura? “No, ho rispetto per le competenze e amo troppo la mia città per lasciarla.”
Fonte: L’altra Vicenza