A Palazzo Chiericati di Vicenza, sabato 22 aprile 2023 alle 16 e 30 si terrà la presentazione del libro “Nella terra di Pakhet. Carnet de voyage nelle province centrali dell’Alto Egitto. Appunti di trent’anni di esplorazioni” (Marsilio arte) di Maurizio Zulian e Graziano Tavan.
E’ il racconto di un viaggio, emozionale e scientifico al contempo, alla scoperta di un Egitto “nascosto”, lontano dai percorsi turistici, perché sostanzialmente chiuso ai visitatori, e spesso anche agli stessi studiosi.
Si tratta della grande fascia dell’Antico Egitto, l’Egitto Centrale (a grandi linee tra il Cairo e Luxor, cioè esattamente dal governatorato di Beni Suef, appena a Sud del Cairo, a quello di Sohag, che finisce ad Abydos) dove furono realizzate sontuose tombe per principi, governatori, nomarchi e per il faraone, Akhenaten, noto per essere l’artefice di una rivoluzione religiosa monoteista, che proprio nel deserto lontano da Tebe fece costruire la nuova capitale, Akhetaten, dove andò a vivere con la moglie Nefertiti.
L’ampia regione trova la sua espressione “mitologica” nel titolo del libro: “Pakhet era una dea leonessa, un felino potente grande di magia, con caratteri che l’avvicinavano sia a Bastet-la-gatta sia a Sekhmet-la-leonessa, la cui area di culto era appunto nell’Egitto centrale”, scrive nella prefazione la professoressa Edda Bresciani, tra i più grandi egittologi del Novecento, scomparsa nel novembre 2020, che ha seguito passo-passo la realizzazione del libro – praticamente uno dei suoi ultimi lavori, che purtroppo non ha fatto in tempo a vedere stampato -, intervenendo anche con proprie ricerche inedite.
Zulian e Tavan presentano il libro a Vicenza, in concomitanza con la grande mostra “I creatori dell’Egitto eterno” in Basilica palladiana che racconta di scribi, artigiani, e operai al servizio del faraone che vivevano in un villaggio pensato e organizzato proprio per loro a Tebe Ovest, oggi chiamato Deir el Medina, per poter essere operativi nelle vicine valli dei Re e valle delle Regine. E non furono gli unici, visto che anche “Nella terra di Pakhet” narra una vicenda simile avvenuta in un altro luogo dell’Egitto.
Maurizio Zulian in trent’anni ha girato l’Egitto Centrale, visitando personalmente anche più volte i siti, raccogliendo informazioni, archiviando decine di migliaia di fotografie (oggi parte dell’Archivio online della Fondazione Museo Civico di Rovereto), incontrando direttori di missioni archeologiche da ogni parte del mondo e confrontandosi con loro.
Attraverso più di 800 foto inedite e il racconto in prima persona di 31 siti archeologici più importanti dell’Egitto Centrale, il lettore si potrà immedesimare esploratore al fianco di Zulian, alla scoperta si tombe precluse al pubblico, ammirando i vasti paesaggi della valle del Nilo, conoscendo riti millenari e usi e costumi moderni. Il libro “Nella terra di Pakhet” di 576 pagine (Marsilio Arte) è anche occasione di ricerca e approfondimento, grazie al ricco apparato bibliografico, curato da Graziano Tavan: bibliografia, indici analitici, glossario e tavole cronologiche.
A Palazzo Chiericati, Zulian e Tavan, attraverso le immagini condurranno i presenti alla scoperta di siti e tombe monumentali che nulla hanno da invidiare alle più note della valle dei Re. Si passerà da delicati affreschi che tratteggiano la vita quotidiana a quelli che narrano gli impegni ufficiali del faraone o descrivono le attività della caccia o del lavoro nei campi, fino ai momenti ludici. Nel libro è presentata anche una tomba inedita le cui decorazioni sono mostrate per la prima volta.
Note Biografiche
Maurizio Zulian, conservatore onorario per la sezione Scienze naturali e Archeologia in immagini della Fondazione Museo Civico di Rovereto, è sempre stato mosso da una passione per una grande civiltà del passato, quella dei faraoni, e un amore per un grande Paese, l’Egitto, che sono diventati nel tempo un impegno scientifico ed esempio unico di collaborazione culturale ed istituzionale a livello internazionale. Nella prima metà degli anni ’90 del secolo scorso ha visitato le aree archeologiche dell’Egitto Centrale per procurarsi di persona, a fini di studio, le immagini di siti, tombe e templi. Viaggio dopo viaggio ha raccolto oltre 100mila immagini che alla fine degli anni ’90 ha donato al Museo Civico di Rovereto, ora Fondazione.
Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de “Il Gazzettino” di Venezia, per il quale ha curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ha collaborato con le principali riviste di archeologia italiane. Cura l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano). Al suo attivo, oltre a molti libri di storia locale, il contributo nel progetto “Abydos” di Paolo Renier (2004-segg.), e la prima guida archeologica in italiano “Iran. Tesori di Persia” (1999).
L’incontro è ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
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Fonte: Comune di Vicenza