Nelle grandi città italiane cresce l’interesse per la mobilità condivisa

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(Adnkronos) – Gli italiani sono pronti ad abbandonare la proprietà dell’auto per affidarsi a soluzioni innovative di condivisione? A questa domanda sulla mobilità cittadina si è proposta di dare risposte puntuali la nuova instant survey “Auto privata o mobilità condivisa?”, condotta da Areté.
 L’88% del campione intervistato possiede una vettura, acquistata in un’unica soluzione (50% dei casi) o tramite finanziamento (38%). Alla domanda “quale strumento di trasporto utilizzi per muoverti abitualmente in città?” 8 su 10, equamente suddivisi, rispondono a bordo di un’auto privata e sui mezzi pubblici. Il 10% si serve di moto o scooter.  Il dato più interessante che emerge è che 9 italiani su 10 dichiarano di conoscere il car sharing e il 52% di questi sostiene anche di averlo utilizzato almeno una volta. Milano risulta essere la città in cui l’utilizzo dei mezzi pubblici è più elevato.  La survey rivela anche come 6 italiani su 10 sarebbero disposti in futuro ad abbandonare l’auto di proprietà per gli spostamenti cittadini in favore delle soluzioni di mobilità condivisa su quattro ruote. “Nella nostra nuova instant survey”, sottolinea Massimo Ghenzer – Presidente di Areté, “abbiamo chiesto a un campione di abitanti delle città di Milano, Roma, Firenze, Bologna e Torino che strumenti utilizzeranno per gli spostamenti cittadini nei prossimi anni: il 37% di loro ha confermato che continuerà a usare l’auto di proprietà, il 32% ha dichiarato che si servirà dei mezzi pubblici, mentre il 13% si affiderà alle E-Bike, in decisa crescita e che si candida quindi a diventare la terza modalità di trasporto più diffusa in queste città. Più in generale, dal mercato emerge una crescita dell’interesse degli italiani per le forme di mobilità cittadina alternative alla proprietà dell’auto. Per una più ampia diffusione nelle principali città italiane restano ancora due nodi da sciogliere: il prezzo, ancora non allineato alle aspettative del cliente e una più ampia e capillare disponibilità di queste vetture”.
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