Vinòva incontra il Psi di Vicenza il 4, Nencini convoca i socialisti del centro nord il 7 aprile a Bologna e il congresso cittadino slitta. Coviello: “stop ai rutti, torniamo alla Politica”

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Sabato 31 marzo si era fermi per il Psi di Vicenza e per il “contenitore” sperimentale di una sinistra unita, la lista Insieme delle Politiche 2018, alle affermazioni fatte nel direttivo del 22 marzo scorso con, tra i presenti i vertici elettivi e di fatto, affermazioni che Giovanni Coviello, “da ex coordinatore cittadino in attesa del congresso e da iscritto al Psi”, ricordava così: “il Psi e Insieme, il partito, cioè, e la coalizione Insieme che sta lavorando per il futuro, non daranno alcun appoggio al raggruppamento sempre più confuso nato intorno a chi (Otello Dalla Rosa, ndr) su quei valori e su quella capacità aveva basato la sua campagna vittoriosa per le primarie“.

Campagna, che nel racconto fatto del direttivo appariva “ora annacquata, se non compromessa, dall’ammucchiata con Giacomo Possamai e Jacopo Bulgarini d’Elci, cioè gli esponenti del sistema che oggi ha ridotto Vicenza a quello che è pur non merita di esserlo. Il Psi non cerca accomodamenti di potere ma vuole sviluppare l’idea che ha fatto nascere Insieme: una sinistra vera e unita.”.

Nel frattempo sono intervenuti due fatti nuovi.

Il primo fatto è che Vinòva ha, nel frattempo (meglio tardi che mai?), invitato Luca Fantò & c. per il 4 aprile per parlare di programma e di possibile alleanza per le amministrative 2018 (speriamo che il segretario provinciale faccia conoscere per tempo chi di Vinòva lo riceverà e con chi andrà all’incontro, cioè se con o senza il coordinatore in attesa di congresso).

Il secondo fatto è che Riccardo Nencini, segretario del Psi, ha convocato per il 7 aprile a Bologna una “Conferenza Psi Centro nord” per discutere sul tema “Il futuro possibile. Per una nuova militanza 2.0” insieme a “Fondazioni e Circoli socialisti, la segreteria del Psi, i direttori di MondoOperaio e Avanti!, segretari regionali e provinciali, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali, iscritti e militanti socialisti“.
E il 7 aprile è proprio il giorno che il direttivo vicentino aveva fissato per il congresso cittadino con all’odg la discussione sulle “dimissioni in attesa del congresso” di Giovanni Coviello e l’elezione del segretario cittadino, ruolo ad oggi e da tempo scoperto a cui Coviello non ha nascosto di puntare sperando, dice, che “il 4 aprile la delegazione del Psi Vicenza comprenderà anche il coordinatore in carica, non amato dalla squadra variatiana di Dalla Rosa, come si è fatto intendere a Luca Fantò & c. con gravi ingerenze interne, motivo per il quale ho rassegnato le dimissioni in attesa, però, di un ora prossimo congresso cittadino. Una delegazione monca non sarebbe, tra l’altro, rappresentativa delle posizioni attuali discusse nel direttivo del 22 marzo, da me prima sintetizzate, non votate e, quindi, non riportabili da chi non ne ha avuto delega che, in caso contrario, se ne assumerebbe le responsabilità politiche relative. Questo, però, non è nello stile di Luca Fantò che di sicuro, se andrà da solo all’incontro come rappresentante provinciale senza forzare la sua rappresentatività cittadina utilizzando regolamenti e commi, saprà ben riportare a Otello dalla Rosa & c. quelli che sono i punti da lui stesso definiti come irrinunciabili del programma del Psi locale e, poi, riferirà agli iscritti per le opportune decisioni.”.

“Soprattutto in caso di continuità di azione del Psi nazionale – aggiunge poi Coviello – mi piacerebbe, comunque, lavorare per il rilancio di un partito frenato nel suo sviluppo cittadino dai vecchi equilibri che hanno portato a una graduale perdità di identità e, soprattutto, di identificazione. Il Psi, col suo ruolo trainante per i risultati locali di Insieme, maturati in meno di un mese di lavoro nonostante l’ostilità dei centri di potere e dei media locali tradizionali, ha dimostrato, a chi volesse fare e non solo frenare, che questo partito, partendo dalle sue migliori vecchie energie ma rompendo la catena di convenienze che le hanno rese poco utilizzabili per la città, si può proporre anche a Vicenza come elemento aggregatore. Amerei ad esempio e a tal proposito che Ennio Tosetto, che di sicuro è persona stimabile ma che punta a un record di candidature ed elezioni ottenute in formazioni diverse da quella nativa del Psi, cessasse di operare in proprio e, per motivare in modo nobile la sua ricandidatura, decidesse di mettersi a capo finalmente di una lista del Psi di Vicenza o di Insieme per far tornare centrale il ruolo del partito e visibile la sua attività in città“.

Detto che, ovviamente, il congresso cittadino andrà riprogrammato sia per la coincidenza della data con quella della “Conferenza Psi centro nord” sia per conoscere le determinazioni che in nuce si conosceranno sabato 7 a a Bologna, Coviello ci precisa, intanto, quelle che saranno le linee a cui si ispirerà nel suo inizio di percorso politico teso ad aggregare la sinistra locale: “Penso a chi, in primis i giovani non attirati solo dalle mode e dalla visione della politica come “centro di collocamento”, volesse tornare a dare un ruolo centrale ai partiti, oggi soffocati da una informe se non ipocrita esaltazione delle liste civiche. Mi piace, quindi, pensare di proseguire nel mio impegno politico, che nulla ha tolto e nulla toglierà alla capacità di VicenzaPiù di dare spazio a tutti, come si è visto anche durante le Politiche 2018. E proverò a farlo dove mi sarà consentito e/o dove mi creerò spazi sufficienti e liberi da compromessi, che non siano quelli pratici, pensando che un moderno socialismo liberale e un ritrovato socialismo riformista debbano essere capaci di confrontarsi con tutti i progressisti antifascisti politicamente e su un piano attento alle esigenze dei cittadini ma inquadrandole in una visione di società più elevata di quella espressa dai rutti di pancia che siamo costretti ad ascoltare quotidianamentre da parte di chi della politica fa un mestiere individalista e/o di lobby più o meno lecita.“. 

E il giornalismo?

Come ho detto fin dall’inizio il mio impegno politico non è che la naturale prosecuzione di quello giornalistico in cui nessuno può rimproverarmi chiusure di alcun tipo e in cui i cittadini/lettori hanno sempre trovato denunce documentate del malaffare vicentino, che altrove altri non hanno il coraggio (l’interesse) di fare. Anzi proprio la mia personale apertura verso tutte le opinioni, pur sempre manifestando chiaramente la mia, e l’opera editoriale di queste testate, dedicata a svelare quello che frena e consuma questa grande terra, sono la garanzia migliore che io offro ai miei lettori quando anche dovessero esprimersi come elettori.“.

Nel frattempo, cosa già nota a chi dopo la fine delle politiche ha ricominciato a leggere pezzi di Giovanni Coviello e a chi avesse letto la “gerenza” dal 4 marzo in poi (elenco delle testate e delle responsabilità) dei media del network VicenzaPiù, Angelo Di Natale rimane direttore di VicenzaPiu.com, ad assicurare, pur se non dovuto per le normative in vigore, la storica apertura a tutti del quotidiano web, mentre Giovanni Coviello, che rimane direttore di VicenzaPiu.tv, la nostra tv streaming, quando si firma in queste pagine lo fa come direttore responsabile della testata cartacea VicenzaPiù, sotto la quale ricade anche la firma e l’attività di chi sta ora scrivendo.

Lavoro giornalistico e impegno politico sono, quindi, esercitati da me liberamente e con chiarezza totale – chiude Coviello – e il fatto che non abbia bisogno di visibilità pubblica o di possibilità di intervenire sulla vita cittadina per esclusivo tramite politico rassicurerà tutti su questa mia certezza: mai sarò sicuro che le mie idee e le mie proposte siano condivisibili, ma ancor di più mai le esprimerò per interessi che non siano quelli collettivi! Con un vantaggio da giornalista attivo: sempre parlerò, esprimerò idee e farò proposte senza le scuse di non sapere ma come persona informata dei fatti. BPVi docet“.