New Financial Technology – Nft: il tavolo negoziale prosegue secondo il copione. Quesiti all’avvocato Giullini

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New Financial Technology. In precedenza avevamo commentato la notizia per cui entro martedì 6 c.a. l’avvocato Emanuele Giullini, socio ed amministratore unico della New Financial Technology, avrebbe presentato al tavolo dei negoziati la “soluzione concreta” per definire la vicenda che coinvolge oltre seimila investitori.

Come ampiamente prevedibile, la “soluzione concreta” non si è vista, ma lunedì 5 l’avvocato Giullini ha emanato, nella sua qualità di amministratore unico della Nft Digital Trust Kb, un comunicato in cui è detto:
– il lavoro di verifica procede ed è quasi completato;
– al termine, sarà possibile emanare una prima bozza di piano di pagamenti;
– è stato effettuato il pagamento integrale del debito verso il fondo Pan Strata Global Fund, investitore istituzionale il cui credito era assistito da privilegio speciale;
– entro metà mese sarà presentato, per i clienti che vorranno rimanere con la società, un’ipotesi di rimborsi con le relative tempistiche.

Quest’ultimo punto è da rimarcare: cosa sarà presentato a metà mese?

– un’ipotesi di rimborso accompagnata dalla relativa tempistica dei pagamenti: quindi niente pagamenti concreti.

– per i clienti che vorranno rimanere con la società, quindi escludendo da questa ipotesi di rimborso chi non vorrà più averci a che fare. Quel “clienti che vorranno rimanere con la società” è già molto indicativo per chi è del mestiere.

Ancora una volta, il quadro che si va delineando è quello di prendere tempo, e che di pagamenti immediati non se ne parla.

Aduc da sempre non partecipa a tavoli di negoziazione se non vi sono presupposti concreti per la tutela dei rappresentati e serietà di intenti delle parti di addivenire ad una reale soluzione, ma stavolta parteciparvi avrebbe consentito di porre all’avvocato Emanuele Giullini, l’unico dei tre soci rimasti in Italia e che ne sa più di tutti, alcune domande che ci permettiamo di porgli comunque, consci che di risposte non ne arriveranno.

Cosa è successo alla New Financial Technology ed al suo “miracoloso” algoritmo che generava il 10% al mese di rendimento tutti i mesi, tramite arbitraggi in crypto-valute?

Il piano sarà presentato ai creditori che vorranno rimanere con la New Financial Technology. Cosa è previsto per tutti gli altri, ossia la gran parte di essi? E’ facile supporre che quasi tutti non vedano l’ora di scappare dalla Nft.

Quali soggetti gestiscono il fondo Pan Strata Global Fund? A chi sono intestate le quote del fondo?

Nel fondo Pan Strata Global Fund figurano interessi di qualsiasi genere di soci, ex soci e persone che in maniera diretta o indiretta hanno, o hanno avuto, a che fare con la Nft?

Perché il credito del Pan Strata Global Fund è privilegiato rispetto agli altri?

Gli altri investitori sapevano del credito privilegiato di un altro soggetto? (Reputiamo di no, data la mancanza di un prospetto informativo in italiano approvato dalla Consob come pure di analoga documentazione in inglese o altra lingua).

Perché tra giugno e luglio la Nft ha smesso di pagare, proponendo prima il contratto “Bonus 180” e poi annunciato la sospensione totale per sei mesi più altri sei di ogni pagamento, tipiche mosse di chi vede la piramide crollare, se dal comunicato del 5 settembre sembrano esserci fondi per pagar tutti?

Riguardo il pagamento ai creditori, anziché imbastire un “tavolo negoziale” perché non presenta un concordato in tribunale?
In questa maniera si eviterebbero anche i successivi problemi ai clienti, come già evidenziato in precedenza

Ancora una volta rinnoviamo l’invito a non aderire al “tavolo negoziale”, ed attendiamo la proposta dell’avvocato Giullini che non potrà essere soddisfacente per i clienti.

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Fonte:

New Financial Technology – Nft: il ‘tavolo negoziale’ prosegue secondo il copione. Quesiti all’avvocato Giullini

 

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