Il 54,7 per cento degli adulti completamente vaccinati nell’Ue – “A oggi 200 milioni di persone nell’Ue sono state completamente vaccinate contro il coronavirus, il che corrisponde al 54,7 per cento degli adulti”, ha detto ieri la portavoce della Commissione. “Gli adulti che hanno ricevuto solo una prima dose sono invece il 68,4 per cento”. Secondo la Commissione, l’Ue “fa progressi tangibili” ed è “una delle zone al mondo in cui si è vaccinato di più”. La portavoce ha tuttavia riconosciuto che ci sono problemi con le campagne di vaccinazione in alcuni stati membri. “Questi progressi dovrebbero essere ripartiti in modo più equilibrato così che non ci siano delle piccole zone in cui il virus possa propagare e mutare”.
L’Ue promette di donare più di 200 milioni di vaccini – La Commissione ieri ha annunciato che l’Ue metterà a disposizione dei paesi a basso e medio reddito più di 200 milioni di dosi di vaccini contro il Covid-19 entro la fine dell’anno. L’obiettivo iniziale era di almeno 100 milioni. “Team Europe (cioè l’Ue, la Commissione e gli Stati membri, ndr) si assume le sue responsabilità nell’aiutare il mondo a combattere il virus ovunque”, ha detto von der Leyen. Problema: finora l’Ue ha promesso molto, ma donato poco. Come avete letto qui, un documento interno del 13 luglio dice che fino a quella data gli stati membri avevano donato meno di 4 milioni.
Merkel fa pulizia prima delle elezioni – La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ieri ha detto di essere preoccupata dalla recrudescenza della pandemia e dalla crescita “esponenziale” dei contagi dovuta alla variante Delta. Sul Foglio Paola Peduzzi spiega che la conferenza stampa di ieri di Merkel segna le grandi pulizie per lasciare la Germania in ordine in vista delle elezioni legislative del 26 settembre: la cancelliera non parla di pass vaccinale e tenta la via della persuasione. Sempre sul Foglio c’è un articolo su come Merkel ha ripulito la scrivania della cancelliera dai dossier internazionali controversi ma che sono strategici per gli interessi tedeschi: Nord Stream 2 (e Russia), accordo sugli investimenti tra Ue e Cina e Turchia, su cui gli interessi della Germania non coincidono con quelli dell’Ue. Infine Micol Flammini spiega tutto sull’accordo tra Stati Uniti e Germania su Nord Stream 2: è il tradimento dell’Ucraina e un regalo a Vladimir Putin.
Niente unanimità sulla nuova guidance della Bce – La nuova strategia della Banca centrale europea non ha prodotto nuove politiche, ma ha già prodotto le prime divisioni. Il Consiglio dei governatori ieri ha deciso di mantenere gli attuali stimoli, senza modificare in modo sostanziale la politica sui tassi e i programmi di acquisto titoli. La presidente Christine Lagarde ha detto che, con la nuova “forward guidance” (le indicazioni prospettiche sul futuro), la Bce manterrà il suo impegno “a mantenere una politica monetaria persistentemente accomodante” per realizzare il nuovo obiettivo di inflazione al 2 per cento. Ma il consiglio dei governatori si è diviso perfino su questo. La nuova “forward guidance” ha avuto il sostegno di una “grande maggioranza” dei membri della Bce. Secondo Reuters, diversi governatori hanno obiettato, ma alla fine solo quelli della Bundesbank, Jens Weidmann, e della Banca centrale del Belgio, Pierre Wunsch, hanno votato contro.
Il debito della zona euro supera il 100 per cento del pil – Alla fine del primo trimestre del 2021, il debito pubblico della zona euro ha superato per la prima volta nella storia il 100 per cento del pil, secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat. Rispetto allo stesso periodo del 2020, nel primo trimestre il debito è passato dal 86,1 al 100,5 per cento nell’area euro e dal 79,2 al 92,9 per cento nell’Ue. L’Italia è il paese con il secondo debito più alto (160 per cento del pil) dopo la Grecia ed è tra quelli che ha registrato il maggior incremento nel corso dell’ultimo anno (22,1 punti percentuali) dopo Cipro (29,5) Grecia (28,6) e Spagna (26,2). Eurostat ieri ha pubblicato anche i dati sul deficit per il primo trimestre del 2021, registrando un disavanzo del 7,4 per cento del pil nell’area euro e del 6,8 per cento nell’Ue.
La fiducia dei consumatori in leggero calo a luglio – A luglio l’indice della fiducia dei consumatori ha perso 1,1 punti sia nell’Ue sia nell’area euro, dopo il forte rimbalzo registrato da inizio anno, secondo la stima flash della Commissione europea. A -4,4 punti per la zona euro e -5,6 punti per l’Ue, l’indice rimane comunque ben al di sopra dei livelli pre-pandemia. |