Nicoletta Biancardi, 54 anni, rodigina di Castelmassa, è la nuova segretaria generale del sindacato dei pensionati del Veneto. L’assemblea generale l’ha eletta questa mattina a larghissima maggioranza, alla presenza del segretario generale dello Spi Cgil nazionale, Ivan Pedretti.
Nicoletta Biancardi, segretaria generale uscente dello Spi di Rovigo, sostituisce Elena Di Gregorio, da sei anni alla guida dell’organizzazione, e inizia questa nuova avventura forte di una grande esperienza in campo sindacale e di una sensibilità che l’ha portata fin da bambina a «un sentimento di trasporto, di pensiero e di azione verso i più deboli», come ha spiegato lei stessa nella relazione di oggi.
Gli esordi di Nicoletta Biancardi nel mondo sindacale si concretizzano a partire dal 1990, quando inizia come operatrice Inca nella zona di Castelmassa. Nel 2001 le viene affidata la responsabilità politico/sindacale della zona stessa, nel 2006 opera in un territorio molto più vasto che comprende, oltre a Castelmassa, anche Occhiobello e Fiesso Umbertiano, area produttiva che ospita insediamenti artigianali e industriali importanti. Nel 2011 entra nella categoria degli alimentaristi (Flai Cgil) e contemporaneamente in segreteria Confederale della Cgil provinciale. Nel 2013 lascia la categoria per assumere la direzione del Patronato Inca fino a marzo 2018 e, in occasione del Congresso, viene eletta segretaria generale dello Spi Cgil di Rovigo nell’ottobre dello stesso anno (riconfermata a gennaio 2023).
A Rovigo – che ospita i pensionati più poveri del Veneto – Biancardi è divenuta un punto di riferimento per gli anziani del territorio, soprattutto grazie all’assistenza offerta con lo sportello sociale, uno dei primi avviati nella nostra regione.
Per la neosegretaria la sfida in un Veneto sempre più “anziano” è di quelle davvero impegnative. «Gli ingredienti sul tavolo sono tanti – è il pensiero della nuova segretaria rivolto all’assemblea – ma conto nella ragione, nel cuore e nella fantasia di tutti voi. Una cosa ho imparato in questi anni. Si deve osare con prudenza, ma osare».