Oggi, 8 ottobre, Rifondazione Comunista e Unione Popolare parteciperanno al corteo della CGIL con due enormi bandieroni della pace “No Euroshima” per richiamare la necessità di una mobilitazione forte contro l’escalation che sta portando a un passo dalla guerra nucleare.
I fatti – riportiamo la nota di Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea e Coordinamento Unione Popolare – dimostrano che l’invio di armi all’Ucraina alimenta una guerra senza fine, non una trattativa che è ciò per cui tutti dovremmo impegnarci.
Se la politica – dal PD a Giorgia Meloni – è allineata con la NATO e Washington, bisogna far crescere dal basso un movimento che esprima la volontà di pace dei popoli.
Questa guerra sta producendo una crisi economica devastante. Bisogna bloccare aumento delle bollette, tassare extraprofitti e grandi ricchezze, aumentare salari e pensioni, eliminare precarietà.
Bisogna dire basta all’invio di armi, alle sanzioni e all’aumento delle spese militari. Auspichiamo che la Cgil faccia propria la necessità di indire una grande manifestazione nazionale contro la guerra e per l’apertura della trattativa sulla base delle posizioni che fin dall’inizio del conflitto ha assunto con l’ANPI.
Mobilitiamoci per evitare la guerra nucleare.
No Euroshima! Trattativa!
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea e Coordinamento Unione Popolare
P.S:
Abbiamo rieditato uno storico manifesto del PCI di Berlinguer a sostegno del movimento per la pace (vedi copertina).