

L’esponente dem infatti ha messo in evidenza come la sentenza abbia ribadito che il limite dei mandati per i presidenti di Regione è di due, concetto che vale per la Campania ma anche per le altre regioni italiane, Veneto compreso: “Sperando che questa sia la parola ‘fine’ definitiva rispetto a una querelle tutta personale inscenata da Zaia e dalla Lega per mesi e che hanno costretto la nostra Regione al più totale immobilismo, chiediamo con determinazione al centrodestra di far tornare, con responsabilità, la nostra Regione nell’alveo delle regole democratiche riconosciute da tutti e ribadite anche oggi e di contribuire a determinare le condizioni migliori affinché le cittadine e i cittadini del Veneto siano chiamati all’appuntamento elettorale”. Camani ha poi aggiunto che la questione terzo mandato riguarda il futuro del Veneto e non “i destini personali di un presidente, che ha avuto il privilegio di guidare questa Regione per 15 anni e che oggi, con lo stesso onore, dovrebbe lasciarci finalmente liberi. La Corte infatti, ribadendo la validità del limite dei due mandati, ci ricorda la straordinarietà del caso Veneto con Zaia, unico presidente in Italia in carica, ad aver rivestito l’incarico per tre mandati consecutivi”.