Nomadi, Ciambetti (Lega): Dalla Rosa smentisce Variati e Isabella Sala sposando le tesi leghiste. Diffidate dalle imitazioni

302

“Chiusura dei campi nomadi a Vicenza nei prossimi cinque anni? Chapeau. Il centro-sinistra vicentino fa retromarcia e dopo anni passati a giustificare l’ingiustificabile affronta un cambio di rotta che, sposando la linea leghista, non può non far piacere: aspettiamo adesso che il Pd proponga l’espulsione degli immigrati clandestini, chieda la bonifica di Campo Marzo estirpando spacciatori e delinquenti e chieda il carcere duro per chi contravviene la legge”.
Roberto Ciambetti, capolista della Lega Nord alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Vicenza è “alquanto perplesso, in verità, per una svolta che rappresenta una rivoluzione copernicana per il centro sinistra rilanciata dai siti web di notizie con tanto di dichiarazioni virgolettate attribuite al candidato sindaco. Se verranno confermate le tesi di Otello Dalla Rosa, possiamo dire che siamo lontanissimi da quel 2017 quando nel campo nomadi di via Cricoli s’arrivarono a conteggiare bollette acqua non pagate per circa 47mila ?, dovuta secondo l’amministrazione comunale a consumi anomali o a perdite della rete. Siamo lontani anni luce da quando, attorno al 2014, sempre sindaco Achille Variati, il Comune di Vicenza era arrivato a pagare bollette dei nomadi per 125 mila ?: Otello Dalla Rosa dice che il centro-destra gli appare confuso sui questo tema, quando a me sembra, piuttosto, che la confusione agiti il centro-sinistra. Pd e compagni pur di non perdere consensi tra i cittadini, per altro legittimamente arrabbiati per il lassismo che il centro-sinistra ha imposto al Paese sul tema sicurezza, sposano le tesi leghiste. Dopo aver affossato l’assessore Antonio Dalla Pozza, reo della scarsa manutenzione cittadina e della cervellotica viabilità berica, come se il responsabile della Sostenibilità urbana avesse sempre agito da solo come autorità monocratica e non avesse fatto pare di una Giunta che aveva condiviso con lui le scelte, adesso tocca a Isabella Sala e ad Achille Variati ad essere smentiti e a vedere il lavoro svolto in questi loro anni smantellato. Dalla Rosa imita la Lega, ma come dice l’adagio, è fondamentale diffidare dalle imitazioni: piuttosto che una copia è sempre meglio scegliere l’originale”