L’Italia sta andando alla deriva, sta sprofondando in un baratro che abbiamo già vissuto durante il regime fascista e dal quale sarà difficile risollevarsi.repubblica.it (13.04.2019)
Due donne e sette bambini nomadi escono da un cinema, nel pieno centro di Napoli, dove sono state accompagnate da due operatrici di una cooperativa sociale: il gruppo viene aggredito da quattro ragazzini, con insulti, urla, sputi e lancio di pietre.
L’episodio, accaduto alle 19.30 di ieri, viene denunciato oggi dall’assessore comunale all’immigrazione, Laura Marmorale, che accusa: “C’è chi sta creando artatamente un clima di odio, violenza e discriminazione, animando e legittimando i più biechi istinti”.
I ragazzini hanno inseguito il gruppo per alcune decine di metri, minacciando di usare dei coltelli: quando le operatrici sociali e i nomadi hanno trovato rifugio in un bar, si sono dileguati. “Un gesto di una gravità inaudita che va immediatamente condannato e stigmatizzato. Faremo di tutto per rintracciare e denunciare questi ragazzini, per togliere loro le armi, verbali e materiali, per metterli davanti ai bambini che volevano ferire e umiliare per mostrare loro cosa sono davvero: bambini, persone”, conclude Marmorale.
“Insisteremo – sottolinea l’assessore Marmorale – nella volontà di colmare la grande povertà educativa di questi ragazzi supportando e potenziando il lavoro prezioso di scuole ed educative territoriali Ma allo stesso tempo e con la stessa intensità ci opporremo a quanti stanno artatamente creando questo clima di odio, violenza e discriminazione, animando e legittimando i piú biechi istinti.
Non resteremo muti davanti a simili scene, denunceremo e reagiremo sempre. Napoli non sarà mai rappresentata da chi seleziona le persone per ‘sottrazione’. Nessuna forma di razzismo resterà impunita. A nessun bambino, a nessuna mamma deve essere negato il diritto di poter passeggiare per strada, di poter andare al cinema, di poter vivere. Ai 7 bimbi, alle mamme, alle 2 operatrici sociali della coop Dedalus esprimo tutto il mio sostegno e solidarietà, aspettandoli a Palazzo San Giacomo quanto prima. Ai proprietari di un bar di Piazza Dante che non si sono omologati e rassegnati alla paura e hanno accolto, protetto e confortato, dico grazie. Siete voi l’anima della nostra città”.