Nomina del nuovo rabbino capo a Venezia Alberto Sermoneta. Le congratulazioni del presidente del Veneto Zaia

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Nuovo rabbino Venezia Alberto Sermoneta (Ansa)
Nuovo rabbino Venezia Alberto Sermoneta (Ansa)

“Esprimo al nuovo Rabbino Capo della comunità ebraica di Venezia Rav Alberto Sermoneta le congratulazioni per il nuovo incarico, il benvenuto nella nostra regione e il più grande sentimento di amicizia. Siamo sempre vicini alla comunità ebraica, condividendo con essa l’obbligo storico e morale di non dimenticare: soprattutto ai più giovani – e Sermoneta ha già dato prova della sua grande capacità – bisogna ricordare l’orrore dell’Olocausto ed evitare qualsiasi forma di oblio o revisionismo”.

Sono le parole di congratulazioni del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, per la nomina del nuovo Rabbino Capo a Venezia. La cerimonia ufficiale di insediamento si terrà domani alla Sinagoga Spagnola del Ghetto veneziano.

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Paola Farina
Nata a Vicenza il 25 gennaio 1954, studentessa mediocre, le bastava un sette meno, anche meno in matematica, ragazza intelligente, ma poca voglia di studiare, dicevano i suoi professori. Smentisce categoricamente , studiava quello che voleva lei. Formazione turistica, poi una abilitazione all’esercizio della professione di hostess di nave, rimasta quasi inutilizzata, un primo imbarco tranquillo sulla Lauro, un secondo sulla Chandris Cruiser e il mal di mare. Agli stipendi alti ha sempre preferito l’autonomia, ha lavorato in aziende di abbigliamento, oreficeria, complemento d’arredo, editoria e pubbliche relazioni, ha girato il mondo. A trent’anni aveva già ricostruito la storia degli ebrei internati a Vicenza, ma dopo qualche articolo, decise di non pubblicare più. Non sempre molto amata, fa quello che vuole, molto diretta al punto di apparire antipatica. Dove c’è bisogno, dà una mano e raramente si tira indietro. E’ generosa, ma molto poco incline al perdono. Preferisce la regia alla partecipazione pubblica. Frequenta ambienti ebraici, dai riformisti agli ortodossi, dai conservative ai Lubavitch, riesce nonostante il suo carattere a mantenere rapporti equilibrati con tutti o quasi. Sembra impossibile, ma si adegua allo stile di vita altrui, in casa loro, ovviamente.