Non ci sono più i premi di produzione di una volta! A parte quelli per le plusvalenze e per i… giocatori del Monza

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Premi di Berlusconi ai giocatori del Monza
Premi di Berlusconi ai giocatori del Monza

Prima della manovra economica Giorgia Meloni aveva promesso la detassazione dei premi produttività fino a 3.000 euro. Promessa mantenuta solo a metà, visto che -a quanto sembra- non ci sarà detassazione, ma una semplice riduzione dell’aliquota, che dal 10%, passerà al 5%.

Per carità, con questi chiari di luna, un soldino risparmiato è un soldino guadagnato, come diceva Zio Paperone. E parlando di Paperoni, che dire del provvedimento che taglia le tasse sulle plusvalenze?
Si chiama “affrancamento” ed in pratica consente a chi detiene azioni, obbligazioni, ETF, Fondi o Polizze di pagare le tasse sulle plusvalenze non ancora riscosse con un’aliquota scontata del 14% (invece che del 26%). Ancora meglio: se dopo il pagamento le plusvalenze aumentano, la tassa pagata rimane la stessa. Sembra logico pensare che i principali beneficiari di questa norma non saranno i lavoratori che prendono un premio produzione sotto i 3000 euro, ma grossi investitori con milioni di euro investiti in fondi e partecipazioni, che si vedranno magicamente dimezzate le tasse su già lauti profitti.
Il mancato incasso verrà compensato togliendo il reddito di cittadinanza a quei fannulloni divanisti che lo percepiscono.
In ogni caso, l’idea migliore l’ha avuta Berlusconi, ormai leggendario, che in caso di vittorie particolarmente importanti del suo Monza ha promesso di pagare premi di produzione ai giocatori sotto forma di “un pullman di troie”! Alla faccia della lotta al patriarcato!
Chissà però quale sarà il regime fiscale…