
I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bassano del Grappa con i colleghi di Rosà hanno arrestato un pregiudicato 37enne originario della provincia di Cosenza, ma domiciliato a Vicenza, per possesso di documenti d’identità falsi.

L’operazione è scaturita dalla segnalazione di un cittadino di Cittadella, che aveva denunciato un tentativo di truffa ai suoi danni. L’uomo infatti aveva messo in vendita attraverso alcuni social network la vettura della compagna al prezzo di 26.500 euro. Dopo aver ricevuto una proposta da un presunto acquirente di Noventa Vicentina, con cui si era accordato per la vendita, appunto per 26.500 euro, comprese le spese del passaggio di proprietà, da corrispondere mediante assegno circolare, stabilendo un incontro per tutte le operazioni presso un’agenzia di pratiche auto a Rossano Veneto. Per velocizzare la parte burocratica, il venditore aveva poi chiesto all’acquirente i dati fiscali e un documento d’identità della persona cui intestare la vettura. Ebbene, controllando in rete tali dati, al venditore qualcosa non tornava, pertanto ha contattato i Carabinieri per segnalare i suoi sospetti.
Le indagini preliminari hanno confermato che i documenti d’identità forniti erano falsi. I Carabinieri hanno quindi predisposto un servizio di osservazione, schierando agenti in abiti civili sia all’interno che all’esterno dell’agenzia di Rossano Veneto dove era stato preso appuntamento per la vendita. Il 18 marzo, alle 17.30, l’acquirente si è presentato con due complici, mostrando un documento e un assegno circolare per il pagamento. In quel momento, le forze dell’ordine sono intervenute, bloccando i tre uomini. Il 37enne, identificato come il principale responsabile, è stato arrestato per possesso di documenti falsi, mentre i complici, un 25enne di Torri di Quartesolo e un 23enne della provincia di Bergamo, sono stati denunciati per tentata truffa in concorso. I tre sono stati condotti presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa per ulteriori accertamenti.
L’arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Tenenza CC di Dueville, in attesa del rito direttissimo previsto per la mattinata successiva, come disposto dal pubblico ministero in turno presso la procura della Repubblica di Vicenza. Questo intervento, oltre a dimostrare l’efficacia delle forze dell’ordine nel contrastare le truffe online e garantire la sicurezza dei cittadini, evidenzia anche l’importanza di segnalare comportamenti sospetti alle autorità competenti.
Controlli nel territorio
Nello scorso fine settimana, la Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa ha intensificato i controlli nel territorio, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi disposti dal Comando Provinciale di Vicenza. L’iniziativa ha visto coinvolti circa 60 militari e 35 veicoli, impegnati a monitorare le principali vie di accesso e uscita del bassanese. Durante l’operazione, sono stati controllati circa 80 veicoli e identificate 150 persone, con due attività commerciali sottoposte a verifica.
Tra le azioni intraprese, spiccano le segnalazioni per uso personale di stupefacenti. Un 27enne di San Zenone degli Ezzelini è stato trovato in possesso di 0,60 grammi di cocaina, mentre un 21enne di Valbrenta aveva con sé 0,94 grammi di hashish; entrambi hanno subito il ritiro della patente di guida.
Inoltre, sono state emesse sanzioni per ubriachezza. Un 37enne di Tezze sul Brenta è stato fermato in un locale pubblico dopo segnalazioni di comportamento molesto, mostrando evidenti segni di alterazione dovuti all’alcol. Altre tre persone, tra cui un 32enne di Piombino Dese e un gruppo di tre giovani di Rossano Veneto, sono state controllate all’esterno di un bar, anch’essi in evidente stato di alterazione per abuso di alcol.
Questa operazione rientra in un più ampio sforzo delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme nella comunità, contrastando i reati predatori e comportamenti antisociali. La presenza massiccia di militari sul territorio sottolinea l’impegno dei Carabinieri nel mantenere l’ordine pubblico e nel prevenire situazioni di rischio.
Si rappresenta che i provvedimenti sono stati adottati d’iniziativa da parte del Comando procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna