Il caso degli articoli su Il Giornale di Vicenza sulla presunta protesta di alcuni profughi per avere l’abbonamento a Sky ha generato clamore in tutta Italia ed è diventato un caso che ha fatto “scuola”, dopo l’analisi che abbiamo riportato un mese fa dell’Associazione Carta di Roma in seguito alla denuncia del giornalista Fabio Butera sul titolo falso per la notizia. Nel 2018, la Carta di Roma ha compiuto dieci anni e “l’impegno di portare al centro dell’informazione la verità sostanziale dei fatti quando si parla di migranti, rifugiati e richiedenti asilo è necessario e di grande attualità.
È indispensabile distinguere le parole che servono agli imprenditori dell’odio e alla politica da quelle che invece servono all’informazione, alla buona informazione“, ha scritto a tutti i giornalisti italiani l’Ordine in questi giorni.
“Intorno alla correttezza dell’informazione – annunciano invece dall’associazione Carta di Roma – e alla responsabilità del giornalismo ci si incontra per celebrare il nuovo Manifesto della Carta di Roma, costituito da un aggiornamento delle linee guida, utile strumento nella prassi quotidiana delle redazioni. Rivisto e aggiornato ai cambiamenti di concetti e di luoghi che il racconto delle migrazioni oggi impone”.
La presentazione si svolgerà il 2 ottobre alle ore 12, vigilia del quinto anniversario del naufragio di Lampedusa e giornata della memoria delle vittime delle migrazioni.
“Un aggiornamento – scrive ancora l’Ordine nel suo invito – che spinge ad interrogarsi su quanto le parole, o i silenzi, possano rendere complici della costruzione di un clima sempre più intollerante, sempre più violento e soprattutto per ribadire l’importanza del buon giornalismo (e non del giornalismo buono) nella trattazione di rifugiati, richiedenti asilo e vittime di tratta e migranti”.
L’incontro è moderato da Anna Masera (garante dei lettori della Stampa). Intervengono: Carlo Verna (presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti), Giuseppe Giulietti (presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana), Daniela de Robert (Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale) e Valerio Cataldi (presidente dell’Associazione Carta di Roma).