Un pomeriggio all’insegna della musica, dell’arte e poesia per testimoniare la vicinanza a tutte le donne vittime di violenza. Gli studenti dei licei veneziani, musicale, artistico (anche serale) e classico, hanno dato vita questo pomeriggio al Teatrino di Palazzo Grassi, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a un evento carico di emozioni al quale sono intervenuti, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano e la responsabile del Centro AntiViolenza Paola Nicoletta Scarpa. All’incontro hanno inoltre partecipato il dirigente scolastico Gianni Maddalon, e Caterina Serra, rappresentante di “Non una di meno”.
Sul palco, allestito per l’occasione dagli studenti del dipartimento Scenografia del Liceo artistico, si sono alternate esibizioni musicali, su musiche di Bellini, Wagenseil, Villa-Lobos, Haendel, Dell’Acqua, e letture tratte da poesie di Ovidio, Isabella di Morra, Sibilla Aleramo, Alda Merini.
“L’Amministrazione comunale è molto attiva sul fronte del contrasto della violenza sulle donne – ha dichiarato la presidente Damiano – Un’attività continua che non si limita a ‘Novembre Donna’ ma che si sviluppa durante tutto l’arco dell’anno grazie soprattutto al nostro Centro Antiviolenza, il primo a nascere in Italia. Una realtà che quest’anno festeggia 25 anni di azione sempre in prima linea creando una fitta rete di rapporti con associazioni, istituzioni e l’Ulss 3 “Serenissima”. E’ grazie alla collaborazione con l’azienda sanitaria – ha continuato – che è nato di recente il progetto ‘Sos Violenza’, che prevede la reperibilità H24 dei nostri operatori in collegamento diretto con l’ospedale dell’Angelo e il Civile di Venezia. Le collaborazioni, però, riguardano anche le Forze dell’Ordine e gli Ordini professionali, specie quelli degli avvocati e degli psicologi. Il territorio sta rispondendo in maniera importante – ha sottolineato Damiano – proprio perché la sensibilizzazione è forte. Il messaggio che vogliamo lanciare anche stasera alle donne è che non sono sole, siamo pronte ad accoglierle e ad accompagnarle in percorsi che magari possono rivelarsi lunghi e difficili, ma che alla fine permettono di tornare a vivere. Stiamo tutti insieme combattendo una battaglia che va combattuta anche sotto il profilo culturale, educativo e giuridico-amministrativo. C’è ancora tanto lavoro da fare – ha concluso – ma insieme possiamo farcela”.