Nuova Bertoliana all’ex Tribunale di Santa Corona, Jacopo Maltauro (Lega): “C’è bisogno di coraggio e convergenza”

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Biblioteca Bertoliana, Palazzo Costantini
Biblioteca Bertoliana, Palazzo Costantini

“La Nuova Bertoliana all’ex Tribunale di Santa Corona – dichiara il capogruppo della Lega del consiglio comunale di Vicenza Jacopo Maltauro – è un’opera importante per lo sviluppo universitario e culturale della città, un’idea che il centrodestra ha lanciato nel 2018 e che in questi anni è stata sviluppata e programmata attuando peraltro un ampio e sentito processo partecipativo al quale anch’io come consigliere delegato alle politiche giovanili ho preso attivamente parte con soddisfazione e convinzione.

Un progetto richiesto a gran voce dal nostro tessuto giovanile, culturale e associativo che ha l’ambizione di dare a Vicenza il decisivo impulso per la realizzazione di una vera e propria realtà universitaria, creando in pieno centro storico un grande spazio aggregativo moderno in stretta sinergia con il polo culturale che si incrocia in Piazza Matteotti, tra L’Olimpico, Santa Corona e il Chiericati. Su opere come la Nuova Bertoliana è necessario trovare una seria convergenza e una matura cooperazione nell’interesse della città e non della propria parte politica.

Obbiettivi sui quali unirsi e non dividersi, il fa e disfa non è cosa intelligente e gli steccati ideologici servono a gran poco. In virtù di ciò, da giovane consigliere guardando un giovane Sindaco, mi aspetto dalla nuova maggioranza il coraggio di riconoscere la bontà di questa progettualità avviata dal centrodestra negli scorsi anni e la capacità di iniziare a formulare risposte, risultati, prospettive e non solo di sollevare perplessità o tentennamenti.

La politica è l’arte del possibile e noi, come rappresentanti di questa città, abbiamo il compito di rendere possibile a Vicenza una grande Biblioteca moderna in una dinamica città universitaria. La nuova maggioranza cominci a prendere confidenza con l’attività di governo, la città non può aspettare e su certe opere non può accettare inutili divisioni”.


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