Ancor più della scelta, ciò che irrita è il metodo – esordisce in una nota il consigliere comunale civico Ciro Asproso – Come nella peggior tradizione della politica italiana, Agosto si conferma il mese privilegiato per gli accordi sottobanco, per le pratiche edilizie “scottanti”, per le manovre urbanistiche più spregiudicate.
Dopo il blitz dei giorni scorsi, con il deposito della richiesta di costruire sul Lotto “E” da parte di Sviluppo Cotorossi – complice il caldo ferragostano e la disattenzione dei cittadini – ecco arrivare bell’è pronto l’Accordo tra Comune e ATER per la costruzione di 40 nuovi alloggi a Laghetto.
Nessun dialogo con i residenti, nessuna assemblea pubblica, nessun confronto con i consiglieri comunali. Passano gli anni ma i vizi della politica rimangono, la presunzione di sapere cosa è meglio per i cittadini e una trasversale idiosincrasia per le decisioni condivise, spinge gli Amministratori di tutte le forze politiche all’adozione solipsistica di provvedimenti complessi che, per loro natura, meriterebbero maggior scrupolo e minor improvvisazione.
Ovviamente, nessuno contesta l’utilità di una Accordo con ATER per dare soluzione ai problemi abitativi, ma il punto è un altro: è proprio necessario occupare altro suolo libero quando ci sono un’infinità di appartamenti inutilizzati anche di proprietà comunale? Come si può tollerare la costruzione di nuovi condomini a Laghetto quando a poche centinaia di metri di distanza c’è il complesso fatiscente dell’ex ospedale psichiatrico? Cosa deve ancora succedere – in termini di devastazioni dovute ai cambiamenti climatici – per farci comprendere l’insensatezza di questo modello di sviluppo, basato sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse ambientali?
Al Sindaco e all’assessore Maino, prima di dar seguito all’Accordo con ATER, chiediamo semplicemente di sottoporsi al doveroso confronto con i cittadini di Laghetto. Pertanto, ci aspettiamo a breve la convocazione di un’assemblea pubblica, in cui sia possibile valutare soluzioni alternative e prospettare eventuali modifiche della precedente decisione.