Nuovi focolai in Veneto, +Europa: “quella di Zaia è l’autonomia degli scivoloni”

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«Dopo aver allarmato il Veneto come fosse tornata la pandemia, aver cambiato idea nell’arco di una notte e aver ridotto quanto accaduto con l’imprenditore vicentino alla storiella di una compagnia di sconsiderati, Zaia cerca un equilibrio sempre piu’ difficile. Ha passato tre mesi a dire tutto e il contrario di tutto, chiedere aperture e minacciar chiusure, ma ora il giochino pare non funzionare piu’». Così Giorgio Pasetto di +Europa Verona e Anna Lisa Nalin, Portavoce di +Europa Veneto, criticano il governatore Veneto Zaia in una nota.

«Chiede al governo di fornirgli gli strumenti normativi per trattamenti sanitari obbligatori, quando fino a ieri rivendicava una sua capacità di fare da solo. Annuncia controlli severi sugli italiani in rientro dall’estero, quando le località turistiche si riempiono di cittadini stranieri.
Non ultimo, dopo essersi fatto paladino delle imprese in crisi, ora attribuisce a loro la responsabilità di eventuali dipendenti, contagiati durante viaggi di lavoro. Insomma, fa l’equilibrista, ma inciampa da solo. Eppure basterebbe tornare a farsi consigliare dal Prof Crisanti che con le sue intuizioni durante la fase dell’emergenza più acuta ha salvato il Veneto da disastri ben più gravi. Ma, questo, significherebbe smetterla di usare il rischio Covid come strumento di campagna elettorale , magari cedendo telecamere e microfoni. E questo è quanto più lontano dal’ obiettivo di Zaia: l’uso continuo dei media – conclude la nota – per mantenere una visibilità ininterrotta e sovrastante sino alle elezioni».

 

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