Nuovo CCTeu a 7 anni (scadenza 15 aprile 2029), MEF: i dettagli del collocamento pari a 6 miliardi di euro

514
CCT, Certificati di credito del Tesoro
CCT, Certificati di credito del Tesoro

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i risultati dell’emissione della prima tranche del nuovo CCTeu con scadenza 15 aprile 2029. Il titolo (Certificati di Credito del Tesoro indicizzati all’Euribor 6 mesi, ndr) ha godimento 15 aprile 2021 e cedola semestrale indicizzata all’euribor 6 mesi con uno spread aggiuntivo di 65 punti base. Il regolamento dell’operazione è fissato per il 1 luglio p.v.

L’importo emesso è stato pari a 6 miliardi di euro. Il titolo è stato collocato al prezzo di 99,689 corrispondente ad un rendimento pari a 69 punti base sull’euribor a 6 mesi.

Il collocamento è stato effettuato mediante sindacato, costituito da quattro lead manager, BNP Paribas, Citigroup Global Markets Europe AG, Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A. e UniCredit S.p.A. mentre i restanti Specialisti in titoli di Stato italiani sono stati invitati in qualità di co-lead manager.

Hanno partecipato all’operazione oltre 100 investitori per una domanda complessiva pari a circa 12,2 miliardi di euro. La quota maggiore è stata sottoscritta da banche (il 64,9%), mentre i fund manager hanno sottoscritto il 12,1% del collocamento. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato il 19,2% dell’emissione (in particolare il 16,8% è andato a banche centrali ed istituzioni governative, mentre il 2,4% è stato sottoscritto da fondi pensione e assicurazioni). Agli hedge fund è stato allocato il 3,8% dell’ammontare complessivo.

Il collocamento, in linea con le previsioni, è stato caratterizzato da una distribuzione geografica con un’ampia presenza di investitori domestici (pari al 67,2%). La partecipazione di investitori esteri (pari al 32,8%) è risultata significativa sia per la sua qualità che per la sua composizione molto diversificata: le quote più rilevanti sono state sottoscritte da investitori europei, provenienti in particolare da Regno Unito (15,6%), penisola iberica (5,5%), Francia (3,6%), Germania, Austria e Svizzera (2,9%), Irlanda (2,7%), Benelux (0,6%) e altri paesi europei (1,2%). Una quota residuale, pari allo 0,7% dell’emissione, è stata collocata in Nord America.

Il collocamento è stato effettuato tramite la costituzione di un sindacato composto da BNP Paribas, Citigroup Global Markets Europe AG, Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A. e UniCredit S.p.A. che hanno partecipato in veste di lead manager, mentre i restanti Specialisti in titoli di Stato italiani sono stati invitati in qualità di co-lead manager.