“Il Codice della Strada è recentemente tornato al centro dell’attenzione. Da anni ormai in Parlamento si discute della sua riforma ma l’unica novità che si è riuscita a introdurre, nel pastrocchio del decreto Semplificazioni, riguarda l’istallazione degli autovelox in città, oppure l’autorizzazione anche per i netturbini di elevare multe come reso noto in questi ultimi giorni. Provvedimenti che sfiorano il ridicolo se visti con gli occhi di chi trascorre le sue giornate, per lavoro, sulla strada e che della guida, a due o quattro ruote, ha fatto una costante”. Lo afferma in un comunicato Tony Mori, candidato di Fratelli d’Italia in consiglio regionale Veneto.
“I problemi della sicurezza non si risolvono certo così. Per fare le riforme, quelle vere, ci vuole una visione – mentre qui sinceramente vedo solo tanta miopia istituzionale – ma anche, e soprattutto, la conoscenza della realtà della strada. Io che vengo dalle due ruote ne so qualcosa”. Antonio Mori, candidato al Collegio di Vicenza per la lista Fratelli d’Italia non nasconde la sua perplessità davanti alle numerose modifiche introdotte pochi giorni fa al Codice della Strada dal cosidetto decreto Semplificazioni che sta per essere approvato definitivamente dalla Camera. “Diverse volte sono andato in audizione alla Camera confrontandomi con i Ministeri competenti, mettendo sul tavolo ben altro: formazione sulla guida sicura, inserimento dei motociclisti fra gli utenti deboli del Codice della Strada, incentivi per le protezioni, terza fascia del guard rail e sconti per il pedaggio autostradale. Qui mi pare che si riesca ad approvare solo il superfluo e spesso ho l’impressione che chi decide sia totalmente ignaro dei temi su cui si esprime”.
La sensazione, condivisa da molti, è che si sia pensato molto di più a sanzioni e piste ciclabili che non a soluzioni di prima necessità e importanza, che apportino soprattutto sicurezza sulle nostre strade. “Spero di essere eletto al Consiglio regionale, lo dico sinceramente perchè solo così, mi rendo conto, potremo portare avanti le mie battaglie, che sono quelle di tutti gli utenti della strada”.
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