Sarà inserito all’ordine del giorno dei lavori consiliari il Pdl 207, istitutivo del nuovo comune di Sovizzo, in provincia di Vicenza mediante fusione dei comuni di Sovizzo e Gambugliano.
Il referendum – lo ricordiamo – non è andato a buon fine. A Sovizzo il quorum del 30% non è stato raggiunto per poco meno di 30 voti; gli elettori, peraltro, si sono espressi favorevolmente rispetto alla fusione; l’amministrazione è stata rappresentata in Commissione dal sindaco Paolo Garbin. A Gambulgiano, invece, il quorum è stato superato; l’amministrazione era rappresentata dall’assessore Matteo Corato. Relatore per l’aula, il Consigliere Stefano Giacomin (Lega-LV).
La Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Luciano Sandonà (Lega-LV), vicepresidente Chiara Luisetto (Partito Democratico), alla quale ha partecipato l’assessore regionale Francesco Calzavara, ha esaminato, nel corso della seduta odierna, gli esiti dei referendum che hanno coinvolto le popolazioni dei comuni interessati da quattro processi di fusione nelle province di Belluno, Padova, Vicenza e Rovigo, disciplinati da altrettanti Progetti di legge di iniziativa della Giunta regionale.
Alla luce dell’esito – favorevole alle fusioni – delle rispettive consultazioni referendarie, hanno ricevuto il via libera per l’aula i Pdl n. 208, istitutivo del nuovo comune denominato ‘Setteville’ mediante fusione dei Comuni di Quero Vas e Alano di Piave (BL) – consigliere relatore, Silvia Cestaro (Lega-LV) -, e n. 209, relativo all’istituzione del nuovo comune di ‘Santa Caterina d’Este’ mediante fusione di Carceri e Vighizzolo d’Este (PD) – consigliere relatore, Marzio Favero (Lega-LV).
Il consiglio, oltre che del referendum di fusione per il nuovo comune di Sovizzo, lavorerà anche il Pdl 192 relativo all’istituzione del nuovo comune di ‘Polesella Veneta’ mediante fusione dei comuni di Polesella e Guarda Veneta (RO), relatore, la consigliera Laura Cestari (Lega-LV). Tuttavia, alla luce degli esiti referendari (a Polesella non è stato raggiunto il quorum, mentre a Guarda ha prevalso l’opinione contraria alla fusione), l’iter legislativo è destinato a interrompersi.
Il Presidente della prima commissione del Consiglio regionale del Veneto Luciano Sandonà (Lega – LV), a margine dei lavori odierni ha detto: “Al di là dei risultati, tre progetti di fusione su quattro sono destinati ad approdare in aula consiliare: un altro passo verso il nuovo assetto territoriale del Veneto, per la razionalizzazione del numero dei comuni in regione che, in forza della fusione, potranno beneficiare di economie di scala, traducibili nel contenimento della pressione fiscale, di maggiori trasferimenti dello Stato, cui vanno poi aggiunti i contributi regionali. Sarà fondamentale, in futuro, che le aggregazioni siano progressive e partecipate: la Regione del Veneto farà la propria parte”.