Il Consiglio regionale del Veneto ha dato oggi, martedì 19 dicembre 2023, il via libera al progetto di legge per il nuovo comune di Sovizzo, nel Vicentino. Sono in totale tre i progetti di legge di iniziativa della Giunta avallati oggi dall’assemblea relativi ad altrettante fusioni di comuni.
Oltre al già citato Sovizzo, esito della fusione di Sovizzo e Gambugliano (Pdl n. 207, relatore per l’Aula il consigliere Stefano Giacomin dell’intergruppo Lega-LV), nella provincia di Belluno figura il Comune di Setteville, nome del nuovo comune, in luogo di Quero Vas e Alano di Piave (Pdl n. 208, relatore la consigliera Silvia Cestaro di Lega-LV) e, nella provincia di Padova Santa Caterina d’Este, al posto di Carceri e Vighizzolo d’Este (Pdl n. 209, relatore, il consigliere Marzio Favero di Lega-LV).
Le assemblee elettive dei comuni che hanno dato origine alle fusioni saranno sciolte nel corso delle prossime settimane. Allo scioglimento farà seguito una gestione commissariale fino all’elezione dei nuovi consigli comunali.
Il Consiglio, inoltre, ha votato il ‘non passaggio agli articoli’ in merito alla proposta legislativa, sempre d’iniziativa dell’esecutivo, n. 192 (relatore, la consigliera Laura Cestari di Lega-LV) relativa alla fusione dei comuni di Polesella e Guarda Veneta in provincia di Rovigo: alla luce del risultato negativo del referendum, pertanto, l’iter che avrebbe dovuto portare alla nascita del comune di Polesella Veneta si interrompe.
“Si fondono due Comuni, Sovizzo e Gambugliano, per crearne uno più funzionale ed efficiente, che riceverà oltre 8 milioni di euro dallo Stato, nei prossimi 10 anni”. Sono le parole del consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta Stefano Giacomin, dopo l’approvazione in aula all’unanimità del disegno di Legge per la fusione dei due comuni vicentini con l’istituzione del nuovo Comune denominato “Sovizzo”.
“È un importante risultato – ricorda il consigliere – per il quale mi sono attivato in prima persona. I consigli comunali dei due rispettivi comuni hanno votato all’unanimità questa scelta, poi avvallata dal lavoro della Prima Commissione e ora dall’aula del Consiglio regionale. I due Consigli comunali hanno fatto redigere uno studio di fattibilità per la fusione, chiedendo nel contempo alla Regione del Veneto di dare avvio all’iter previsto dalla legge regionale n. 25/1992 e successive modifiche ed integrazioni, dopo aver sentito il parere delle popolazioni tramite referendum, per poter pervenire alla fusione.
I benefici che scaturiranno da questa fusione sono numerosi la riorganizzazione degli uffici e dei servizi porterà a soluzioni operative che valorizzino al meglio le professionalità presenti all’interno dei due comuni. Le economie di scala portano sempre ad una maggiore efficienza. I due comuni avevano infatti già una convenzione per la gestione associata dell’Ufficio Tecnico. La fusione potrebbe portare una riorganizzazione degli uffici comunali volta ad ottenere un dimensionamento ottimale.
Come noto – ha concluso Giacomin – le fusioni di comuni sono sostenute e finanziate anche dallo Stato, che dispone l’erogazione di appositi contributi straordinari per i dieci anni decorrenti dalla fusione. Questo nuovo Comune, Sovizzo, godrà quindi del contributo straordinario statale annuo pari a euro 838.096 e, di conseguenza, nei 10 anni, oltre 8 milioni, per la precisione 8.380.959. Godrà inoltre, per lo stesso motivo, dei contributi regionali straordinari per 486.414 euro. Non certo bruscolini in questa fase storica, che permetteranno grandi investimenti nei servizi per i cittadini e sistemazione di opere pubbliche”.
“Esprimo le mie sincere congratulazioni ai sindaci Garbin e Forlin”, ha commentato il consigliere regionale del gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni, Joe Formaggio, sul passaggio epocale per il nuovo Comune di Sovizzo.
”Tutto si è svolto nel pieno rispetto della democrazia – ha aggiunto – e i referendum, che hanno visto coinvolta la cittadinanza dei due comuni, hanno ottenuto il favore alla fusione. Grazie ai due sindaci che hanno saputo trasmettere la bontà dell’iniziativa in un clima positivo senza rivalità alcuna, oggi il nuovo Comune avrà quasi 9 mila abitanti. Spero che questa fusione – sottolinea Formaggio -, fortemente sostenuta dalla Regione del Veneto, sia da esempio per altri comuni, in modo da rendere sempre più efficiente la risposta della politica verso i cittadini”.