Nuovo piano faunistico-venatorio, Zanella e Guarda (Europa Verde): sconcertanti tempi e modalità per esclusione da caccia terreni privati

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Cristina Guarda, Europa Verde Veneto
Cristina Guarda, Europa Verde Veneto

Dal momento dell’approvazione del Piano Faunistico-Venatorio, i cittadini proprietari o conduttori di un terreno che vogliono escludere dall’esercizio della caccia avranno soltanto 30 (trenta) giorni per fare domanda di divieto di esercizio della caccia e dovranno farsi compilare una relazione tecnica specifica da un professionista abilitato.

Europa Verde Veneto chiede che essi vengano informati adeguatamente e con giusto anticipo e soprattutto che venga rimosso l’obbligo di presentazione della relazione tecnica.

«Già erano sconcertanti i tempi ristretti, ereditati dal precedente Piano, ora lo è anche questa novità della relazione tecnica, – denunciare Luana Zanella, responsabile di Europa Verde Veneto. – «Si tratta solo una delle tante disposizioni del nuovo Piano Faunistico-Venatorio che dimostrano come sia inesistente una politica ambientale in Veneto. La cosa è gravissima considerando che ormai, nel 2021, è fondamentale la tutela degli ecosistemi e della biodiversità.»

Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa Verde, segnala la differenza di trattamento tra cacciatori e proprietari di terreni: «Per fare un appostamento di caccia è sufficiente una richiesta in carta semplice, mentre per impedire ai cacciatori di entrare nel proprio terreno sarà necessaria una richiesta con relazione tecnica realizzata da professionista abilitato che i cittadini si devono pagare: questo è un vero e proprio trattamento di serie A e di serie B per i cittadini veneti. Ecco perché chiediamo che la richiesta di relazione tecnica sia cancellata dal Piano Faunistico-Venatorio.»