(Articolo di Jacopo Maltauro da VicenzaPiù Viva n. 6, sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr).
Cari lettori, qualche riflessione con voi dopo l’ultimo Consiglio comunale che ha visto al centro della discussione la progettualità del nuovo Ponte di Debba.
Un dibattito voluto e richiesto dalle minoranze consiliari dopo che negli ultimi mesi la progettualità del nuovo ponte si era bruscamente fermata, incagliata nella contrarietà politica all’opera sostenuta da parte del centrosinistra sia in giunta sia in Consiglio.
Di un nuovo ponte a Debba finalizzato a mettere in sicurezza e a fluidificare il traffico della SP 247 che attraversa la Riviera Berica, se ne parla ormai da molti anni. I primi stimoli in questo senso risalgono addirittura ad una quarantina di anni fa, con l’allora consigliere comunale avv. Muraro che ipotizzava un nuovo viadotto.
Un tema che è rimbalzato di amministrazione in amministrazione, dai primi passi durante l’amministrazione Hüllwek, all’oblio nel decennio variatiano, alla ripresa progettuale dell’Amministrazione Rucco fino all’attuale frenata dell’amministrazione Possamai.
Una partita di ping pong con un solo sconfitto: i cittadini e i lavoratori che vivono in quella zona e che ogni giorno attraversano la trafficata riviera.
Dalla precedente amministrazione era emerso il progetto di un nuovo ponte, in quanto l’allargamento di quello storico avrebbe comportato un costo e un impatto maggiore, a detta del genio civile. Firmato l’accordo con la Provincia, impegnata per più di 10 milioni di euro e con Longare, è stato progettato con una spesa della Provincia di 400.000 euro,
approvato in conferenza dei servizi, inserito nei piani urbanistici, avviato l’iter espropriativo e approdato infine allo stadio esecutivo pronto per la gara di inizio lavori.
Da inizio estate però il percorso viene bruscamente interrotto e con la nuova amministrazione Possamai inizia lo stallo. Attenzione, questa non è stata una considerazione politica a detta delle minoranze, ma una constatazione amministrativa confermata dalla Provincia, la quale, non più tardi di qualche mese fa, ha inviato una missiva scritta al comune di Vicenza per chiedere quali fossero le intenzioni dopo le dichiarazioni rilasciate dall’assessore ai lavori pubblici Spiller e dopo che in sede di bilancio previsionale non era stato confermato l’impegno compartecipato di 2.250.000, con un capitolo Debba riportante solo 600.000 euro.
Da qui è emersa l’esigenza di portare in aula la questione per fare e chiedere chiarezza in merito.
Evitare che il progetto di un nuovo ponte di Debba e del collegamento di San Pietro Intrigogna con il casello autostradale di Vicenza Est, entrambi già finanziati, venissero nuovamente sacrificati sull’altare della discontinuità politica e amministrativa.
Questo l’obbiettivo, senza strumentalizzazioni, con la volontà di dare risposte al territorio e di non sprecare tempo e soldi pubblici.
La risposta dell’amministrazione e della maggioranza? Se è vero che in questi primi mesi non è apparsa particolarmente interessata a portare in Consiglio Comunale dibattiti sulle opere infrastrutturali strategiche per la città, quando si è trovata ad affrontarli su richiesta del centrodestra, essa è apparsa tutt’altro che granitica. Il dibattito su Debba non ha fatto eccezione: diversi interventi contrari dai banchi della maggioranza e un’ordine del giorno un po’ confuso, approvato dalla stessa ma senza la firma del capogruppo Colombara della stessa lista che esprime l’Assessore delegato al tema Cristiano Spiller.
Quali gli sviluppi futuri? Chi vivrà, vedrà. Di certo chi vive in Riviera Berica auspico «debba» subire ancora per poco i tentennamenti della politica locale.