Nuovo regolamento di Polizia e Sicurezza urbana: maxi sanzioni e Daspo urbano

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Comune di Venezia
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La Giunta comunale ha approvato, su proposta del sindaco Luigi Brugnaro, di concerto con l’assessore alla Sicurezza urbana Giorgio D’Este, la delibera che definisce l’importo delle sanzioni per i trasgressori dei nuovi articoli introdotti dal “Regolamento di Polizia e Sicurezza urbana” approvato dal Consiglio comunale il 16 maggio scorso ed entrato in vigore.

Con questo atto la Giunta, come effetto deterrente, ha previsto di stabilire una diversa graduazione delle sanzioni in caso di violazioni delle norme regolamentari che prevedono il “Daspo urbano”, ferma restando l’applicazione delle più gravi conseguenze previste dalle norme penali e amministrative in materia.
 
“L’obiettivo che ci siamo posti – commenta l’assessore D’Este – è di rendere più efficace l’azione dissuasiva a quanti pensano di venire nel Comune di Venezia e poter fare quello che desiderano, non dimostrando alcun rispetto per la città, il decoro urbano, l’incolumità pubblica e la sicurezza. Questa Giunta ha deciso di proseguire nel proprio impegno a salvaguardia e tutela della ‘sicurezza urbana’, contrastando gli episodi di inciviltà e maleducazione”.

In particolare sarà sanzionato con 350 euro, oltre a 100 euro aggiuntivi per l’ordine di allontanamento, chi, compromettendo l’accessibilità e la fruibilità dei luoghi, quindi nei casi più gravi, festeggerà con tour alcolici o addii al celibato/nubilato minando le condizioni di sicurezza urbana; con 250 euro, oltre a 100 euro per il Daspo urbano, chi circola con carretti a mano per il trasporto di cose non a norma; con 350 euro, più altri 100 aggiuntivi per l’ordine di allontanamento, per chi svolge attività artistiche allo scopo di raccogliere denaro; con 350 euro chi sporca in qualsiasi modo i luoghi pubblici; con 200 euro i proprietari di immobili che non mantengono ordinati e puliti i giardini e le aree verdi. Inoltre subirà una sanzione di 250 euro chi passeggia per la città a torso nudo o nei mezzi pubblici.