Obbligo vaccinale sanitari e scudo penale medici, Turetta (CUB pubblico impiego): “aberrante”

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Maria Teresa Turetta Cub Vicenza Veneto e segretario nazionale pubblico impiego)
Maria Teresa Turetta (Cub Vicenza e segretario nazionale pubblico impiego)

“Obbligare il personale sanitario a vaccinarsi e contemporaneamente introdurre lo scudo penale per i medici è una guarentigia giudiziaria che non sta né in cielo né in terra e conferma i dubbi di chi ritiene che, ad oggi, non vi sia alcuna sicurezza vaccinale” afferma in una nota Maria Teresa Turetta del sindacato CUB pubblico impiego, affrontando la questione del recente decreto contestato anche con un sit in fuori dall’ospedale di Vicenza. “Il combinato disposto tra obbligo vaccinale e scudo penale de facto mette chi subisce un possibile torto, in caso di eventi avversi, nell’impossibilità di fare ricorso agli strumenti previsti dal codice penale. Il che è un abominio perché a quel punto il malcapitato si ritroverebbe senza alcuna tutela giuridica. La questione di fondo è che qualche anima bella, dietro il paravento, astrattamente corretto, di voler tutelare la professione medica, sta creando le condizioni politico-mediatiche per una impunità di massa nei confronti di Ulss e case farmaceutiche il che è aberrante”.

“Sarebbe utile ricordare a tutti che il virus sta facendo tanto male perché male è stata gestita la pandemia. E soprattutto perché in anni e anni la sanità pubblica è stata sguarnita in modo premeditato anche grazie a leggi liberticide – conclude Turetta – che permettono l’affidamento a privati di servizi sanitari che invece dovrebbero essere legati in modo sacrale ed in indissolubile dalla sfera pubblica”.