Occupazione: “A ottobre, dopo il calo di settembre, il numero di occupati è tornato a crescere (+47mila unità), attestandosi a 24 milioni 92mila unità”. Lo scrive Claudio Tucci su Il Sole 24 Ore oggi in edicola, basandosi sui più recenti dati diffusi da Istat (provvisori ottobre 2024).
I numeri in crescita – viene spiegato nell’analisi degli stessi – sono generati in particolare da contratti a tempo indeterminato, autonomi e dagli over50 uomini, con 49 mila occupati in più tra i nuovi impiegati maschi. Invariata invece l’occupazione femminile. Sull’anno l’occupazione è cresciuta di 363mila unità. Il tasso di occupazione è balzato al 62,5% (uomini 71,3%, donne 53,6%).
E ancora: “A ottobre ci sono 58mila disoccupati in meno, il tasso di disoccupazione è sceso al 5,8%, il valore più basso da aprile 2007. Nel confronto tendenziale (ottobre 2024 su ottobre 2023) ci sono 519mila disoccupati in meno, una performance che ci avvicina ai valori più bassi mai registrati. Questi dati però vanno letti anche alla luce dell’aumento del numero degli inattivi, tra cui ci sono gli svantaggiati: su base annua sono cresciuti di 378mila unità (+28mila su settembre). Se li confrontiamo con chi un lavoro lo ha conquistato, emerge che in un anno gli inattivi sono aumentati di più degli occupati. Un trend (purtroppo) particolarmente evidente nella componente femminile, che registra un incremento di inattività di 33mila unità in un mese e di 233mila unità in un anno”.
Sempre dai dati Istat, emerge che il tasso di disoccupazione italiano (5,8%) pone lo Stivale dietro la Germania (3,4%), ma davanti alla Francia (7,6%). Poi, nel confronto dei dati sulla disoccupazione giovanile (under 25) l’Italia con il suo (17,7%) è nelle parti basse della classifica: in Germania è al 6,5% a ottobre.
“Tornando all’occupazione – si legge ancora sul quotidiano economico -, va evidenziato un positivo aumento dei contratti a tempo indeterminato, che sono saliti di 85mila unità in un mese, mentre i contratti a termine sono calati di 60mila nello stesso periodo. Gli occupati a tempo determinato sono oggi 2.724.000, siamo tornati ai livelli di marzo 2021. In ripresa gli autonomi, a ottobre +21mila occupati; si torna su livelli vicini a quelli pre-pandemia. Restano invece gli over 50 i principali protagonisti dell’aumento dell’occupazione in Italia. L’incremento occupazionale di ottobre è attribuibile quasi esclusivamente a questa fascia d’età, che registra un aumento di 66mila occupati. Anche depurando i dati dalla componente demografica, il trend conferma una crescita marcata degli occupati over 50, mentre le altre fasce d’età rimangono sostanzialmente stazionarie”.
Fonte: Il Sole 24 Ore