Piano dell’offerta formativa territoriale (Poft) 2023-2024: il Comune di Vicenza invita associazioni, enti e privati ad avanzare proposte

680
Scuola Offerta formativa territoriale
Scuola

Per presentare proposte da inserire nel Piano dell’offerta formativa territoriale (Poft) 2023-2024 di Vicenza c’è tempo fino al 20 luglio 2023. Lo ha reso noto oggi con una nota il Comune di Vicenza. L’invito è rivolto ad associazioni, enti e soggetti privati che si occupano di attività nelle scuole.

Le proposte progettuali vanno presentate esclusivamente online attraverso il sito del Comune di Vicenza compilando un apposito form raggiungibile attraverso questo link. Nella stessa pagina è possibile consultare anche le linee guida per la redazione delle proposte e le istruzioni per la compilazione del modellino stesso.

Il piano dell’offerta formativa è l’atto con cui le scuole presentano scelte didattico-pedagogiche, organizzative e gestionali, calibrate sulle caratteristiche sociali, culturali, scolastiche e demografiche del territorio di appartenenza.

“La pubblicazione del form per il Poft 2023-2024 – afferma l’assessore all’Istruzione del Comune di Vicenza, Giovanni Selmo – è un momento strategico della programmazione educativo-didattica, perché possiamo accogliere e mettere in dialogo varie proposte che legano Comune, scuole, associazioni, società ed enti.

Ascolteremo tutti e valuteremo attentamente i progetti per offrire ai nostri ragazzi e agli insegnanti idee e modalità nuove e inclusive, che privilegino forme espressive diverse e alternative alla didattica frontale, come il lavoro di gruppo e la didattica laboratoriale.

Speriamo di rivedere nel Piano dell’offerta formativa territoriale realtà consolidate per il nostro Comune, dai percorsi culturali e di sostenibilità ambientale al mondo delle relazioni sociali. Auspichiamo inoltre di conoscere nuove proposte, che possano fornire strumenti alle scuole per la scoperta delle passioni e dei talenti dei ragazzi, rendendoli più partecipi e attenti alla vita della città e di una comunità sempre più inclusiva. Il tutto – ha concluso Selmo – nell’ottica dello sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza consapevole”.