OLED: storia di una tecnologia che unisce passato e presente

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Schermi OLED e tecnologia
Schermi OLED e tecnologia

Da diversi anni sul mercato dei televisori si sente parlare di display OLED. Cosa sono, qual è la loro storia e perché vengono considerati superiori ai ben più comuni e conosciuti schermi ai cristalli liquidi (LCD)?

Il nome OLED è un acronimo che sta per Organic Light Emitting Diode: andandolo a ricomporre, si può notare che si tratta di un LED formato da materiale organico emissivo,
dettaglio che ritornerà importante. 

La storia dell’OLED è ben più lunga della sua presenza sul mercato dei televisori: viene inventato nel 1987 da due scienziati, Chin Wan Tang e Steven Van Slyke; ma dovremo aspettare il 1999 per il primo display funzionante da 2.4” e settembre del 2002 per il primo prototipo di TV ad alta definizione con una grandezza di 15”. A dare il “via” alla commercializzazione di TV OLED sarà Sony nel 2007 con l’XEL-1, un TV OLED della grandezza di 11”. 

Produrre TV OLED non è stato affatto facile per molto tempo: come ogni nuova tecnologia, nel periodo seguente alla sua nascita è molto costoso produrla; ad esempio il TV Sony menzionato prima costava ben 2.499 dollari, esattamente quanto il top di gamma del 2022 ben 44” più grande!

Non desta sorpresa il fatto che poco dopo la sua nascita il progetto sarà abbandonato a causa delle poche vendite causate dal rapporto prezzo-pollici. 

Per l’OLED, però, non finisce assolutamente qui: nel 2013 LG riesce a superare uno dei più grandi problemi nella produzione dei nuovi pannelli, ovvero renderli grandi quanto i loro “compagni” LCD, annunciando il primo in assoluto con una dimensione di 55”. Da quel momento è stata una reazione a catena: nel 2015 si aggiunge Panasonic, nel 2017 ritorna Sony e nel 2022 arriva anche Samsung. Col passare del tempo la tecnologia continua a maturare, i problemi vengono quasi totalmente risolti, le dimensioni continuano ad aumentare, ma anche diminuire per chi desidera un TV più piccolo e i prezzi si avvicinano sempre di più a quelli degli affermatissimi TV LCD.

Le differenze degli OLED rispetto agli LCD sono proprio le caratteristiche che regalano a questi display una qualità di visione reputabile superiore rispetto a quella degli schermi a cristalli liquidi: come notato in precedenza l’OLED è una tecnologia emissiva, ovvero i pixel che vanno a comporre il pannello sono in grado di illuminarsi da soli, senza il bisogno di una retroilluminazione. In realtà, l’LCD è l’unica tecnologia usata nei TV che la necessita: anche i TV al plasma e perfino quelli a tubo catodico sfruttano tecnologie emissive esattamente come l’OLED, con il quale condividono molti dei punti di forza. Due conseguenze di questa caratteristica sono la possibilità di avere dei neri perfetti, dal momento che i pixel che appaiono neri sono completamente spenti, ed essere ancora più sottili degli LCD, proprio per l’assenza della retroilluminazione che rende più spesso il pannello.

Avere tanti lati positivi non vuol dire che gli OLED non abbiano dei difetti: sono generalmente meno luminosi rispetto alle loro controparti LCD, ma col progredire della tecnologia e l’introduzione dei pannelli QD-OLED (Quantum Dot-OLED) e i WOLED MLA (White OLED Micro Lens Array) la situazione sta migliorando. Nel primo caso si ottiene una maggiore luminosità, poichè lo strato di punti quantici rende non più necessario il filtro dei colori usato nei tv OLED tradizionali, il quale va a bloccare molta della luce emessa, andando quindi a diminuire la luminosità del pannello; nel secondo caso al classico pannello con quattro subpixel (rosso, verde, blu e bianco) viene aggiunta una matrice di microlenti usata per ottimizzare il percorso della luce prodotta dai pixel, rendendo di conseguenza il televisore più luminoso. Un altro problema, già ben noto ai possessori di TV al plasma, è il burn-in; ovvero lo scolorimento permanente di alcune aree del display dopo aver tenuto un’immagine o alcuni particolari statici per diverso tempo. Anche se accadeva molto di più qualche anno fa, quando l’OLED era ancora una tecnologia acerba, rimane sempre una possibilità per come il pannello è strutturato.

Il titolo descrive l’OLED come una tecnologia che unisce passato e presente. Ma perché? Perché ci riporta al passato, prendendo tutto il meglio delle vecchie tecnologie assieme al design e alla praticità di quelle più nuove con un’unione di eleganza, brillantezza dei colori e un suono incredibile che rende il mondo dei televisori più interessante che mai.